Dopo la premessa di ieri, con il post di oggi mettiamo dei punti sul come fare per conservare le cellule staminali del cordone del nostro bambino. Esiste un unico momento per farlo ed è alla nascita, informarsi per tempo, escluderà rammarichi futuri.
Quando cercai di avere chiarimenti, molti
fecero spallucce e le poche notizie che raccolsi erano del tutto insufficienti
per dar via a una procedura, a prima vista così complicata. Io ho desistito e
son pentita. Si spendono molti soldi per regali inutili, sarebbe stato di gran
lunga migliore poter coltivare una "speranza". Comunque ciò che ho
fatto io non deve influenzare nessuno, per una decisione così importante
occorrono informazioni, chiare, precise e univoche.
Di nuovo la parola a Patrizia.
A
cura di: www.cellulestaminalicordoneombelicale.it
Sono
ancora tante le mamme che non sanno come si fa o perché è utile farlo, eppure è
una procedura molto semplice e una scelta importante: parliamo di conservazione
cordone ombelicale.
Il
cordone ombelicale, al momento della nascita del nostro bambino, contiene,
infatti, preziose cellule staminali che possono essere prelevate e conservate
(o donate, e di questo ci occuperemo in un post interamente dedicato alla
donazione). Perché farlo? Perché con le cellule staminali già oggi si possono
trattare più di ottanta malattie, tra cui leucemie, linfomi e anemie (come
dichiara anche il Ministero della Salute nel decreto del 18 novembre 2009).
Vediamo
ora come fare per conservare. Prima di tutto occorrerà scegliere la biobanca cui
affidarsi. Nella scelta, è importante valutare la qualità della struttura
considerando, per esempio, le certificazioni internazionali in suo possesso, il
numero di campioni conservati e il numero di trapianti già effettuati con
campioni conservati presso quella biobanca (il fatto che i campioni siano già
stati utilizzati per dei trapianti, infatti, è la riprova della corretta
conservazione).
Una
volta scelta la biobanca, questa ci seguirà in ogni adempimento necessario per
la conservazione. Tra questi, l’esecuzione di esami del sangue della mamma un
mese prima della data prevista del parto e la richiesta di nulla osta
all’esportazione. Quest’ultima è un’autorizzazione all’esportazione del
campione che la famiglia dovrà richiedere alla direzione sanitaria
dell’ospedale prescelto per il parto. La legge italiana, infatti, stabilisce
che la conservazione privata delle staminali possa essere effettuata soltanto
presso strutture con sede all’estero e che l’esportazione del campione di
staminali debba essere soggetto ad autorizzazione. Ma niente paura, si tratta
di una semplice procedura burocratica che si conclude con la compilazione di
alcuni moduli e con un breve colloquio che verifica le conoscenze della
famiglia su questo tema.
Nel
frattempo la biobanca prescelta farà arrivare a casa della famiglia il kit di
raccolta, cioè un contenitore con tutto il necessario per effettuare il
prelievo di sangue dal cordone ombelicale il giorno del parto. È importante
ricordare di portare il kit con sé in ospedale quando sarà il momento del
parto, per consentire al personale medico o ostetrico di effettuare il
prelievo.
Dopo
la nascita del bambino e a prelievo effettuato la famiglia potrà contattare la
propria biobanca che si occuperà di organizzare il ritiro del kit presso
l’ospedale e il suo recapito al laboratorio che dovrà effettuare le analisi. In
laboratorio, infatti, si verifica che il campione di sangue prelevato dal
cordone ombelicale sia idoneo per la conservazione, valutando parametri come la
vitalità delle cellule presenti. Una volta superati i controlli, il campione
potrà essere conservato e la famiglia potrà ricevere un certificato di crioconservazione,
nel quale si attesta la conservazione del campione negli speciali biocontainer.
In questi speciali contenitori le cellule staminali prelevate, vengono
mantenute a una temperatura costante di -196°C. Grazie ad una temperatura così
bassa le cellule si conservano in perfette condizioni per molti anni. In
futuro, se il bambino da cui sono state prelevate le staminali, o un componente
della sua famiglia ne avrà bisogno, il campione potrà essere richiamato in
Italia, a seguito di una richiesta di autorizzazione all’importazione al
Ministero della Salute.
Per
maggiori informazioni: www.cellulestaminalicordoneombelicale.it
Avevo pensato di farlo perchè quando ero incinta avevo avuto informazioni adeguate e vi stabo pensando ma per ovvie ragioni che tu sai non fu possibile. Però si, è importante farlo e hai ragione quando dici che i soldi spesso vengono "buttati" per altro
RispondiEliminaIn realtà l'accesso a questa pratica sembra difficile in molte situazioni e questo scoraggia.
EliminaHo letto questi due post interessantissimi, brava Piky perchè ci vogliono un pò di delucidazioni in merito a temi delicati e ancora troppo poco conosciuti.
RispondiEliminaSai quando c'è di mezzo la sperimentazione occorre andarci piano con le informazioni, però sull'argomento ho veramente trovato dei grandi buchi e proporre questi due articoli mi e' sembrato di utilità.
EliminaBrava Piky, sei stata chiarissima!
RispondiEliminaSpero di poter trattare a breve, la parte sulla conservazione.
EliminaAlta informazione. Sei sempre molto utile. Alcuni amici lo hanno fatto. È un atto giusto.
RispondiEliminaRaffaella
E direi non solo verso se stessi...
EliminaEh, argomento importantissimo, anche qui in Germania mi hanno (quasi) riso in faccia e anch'io ho desistito. In realtà volevo fare la donazione, ma a quanto pare ero la prima pazza a uscirsene con richieste del genere...
RispondiEliminaPs: My Handmade Wishlist di primavera? 20 marzo?
Sinceramente pensavo che all'estero fosse più semplice anche perché le bio banche son tutte fuori Italia.
Eliminaio mi ero informata in merito, raccogliemmo in proposito diverse informazioni, opinioni, lessi molto. Alla fine decidemmo che era preferibile non farlo, paradossalmente le cellule conservate sono così eccessivamente uguali a quelle malate che poi una volta impiantate l'organismo non riesce a distinguere quelle buone da quelle malate. Probabilmente la terapia cellulare sarà la medicina del futuro ma al momento si brancola ancora molto nel buio. Un atto molto responsabile invece è fare donazione del cordone, in quel caso le cellule potranno essere impiantate su un altro individuo che sarà sufficientemente diverso. Essendo staminali inoltre non c'è problema di rigetto. Queste sono le informazioni che ne traemmo noi all'epoca, ma è un argomento così delicato che è giusto che ognuno si faccia un'idea propria e agisca in scienza e coscienza
RispondiEliminaL'argomento e' dibattuto, i pareri sono contrastanti ma quello che rammarico e' la carenza di informazioni o comunque la presenza di fuorvianti. Avere notizie chiare e' il primo passo per decidere con consapevolezza, come hai detto tu. :-))
EliminaOgni giorno crescono i numeri di persone che hanno difficoltà di avere propri figli. Inizia la tua avventura di genitorialità! Consiglio di visionare il canale canale YouTube . Buona visione
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