
" Che cosa state cercando?"
Il Principe con gli occhi a
fessura in modalità ma-dove-cavolo-l'hanno-messo?, farfuglia l'incomprensibile.
" Che??????????", di nuovo quattro sillabe non pervenute.
Lo incalzo. Lui borbotta e c'è troppo rumore per captare qualcosa.
" Che??????????", di nuovo quattro sillabe non pervenute.
Lo incalzo. Lui borbotta e c'è troppo rumore per captare qualcosa.
"Si
può sapere che cerchi?",
finalmente un suono umano udibile ai miei orecchi un po’ andati, dice: "Lacrime di fragola, ma non lo
trovo".
Siamo finiti nel reparto bambino
e lecitamente domando: "E' un libro
per te o per Cestino?"
"E'
per Cestino ma lo leggo io".
Domenica sera dello stesso week end piovoso, in procinto per affrontare la notte, l’incrocio in corridoio, è l’occasione giusta per rinfrescarmi la memoria.
" Nicola Savino s’improvvisa scrittore....bla, bla, bla....una storia a misura di bambino per spiegare un tema scottante e attuale come il bullismo....."
Rimango piacevolmente stupita, una favola su un tema così delicato è un ottimo paracadute per noi genitori, il testo merita tutta l'attenzione possibile e pure una chance a un famoso deejay della radio, che sarà anche un bravissimo speaker, ma in questa veste non me lo figuravo proprio.
Cestino va all'asilo da quando aveva un anno e poco più, conosce la socialità e tutti i suoi aspetti, il bello e il cattivo tempo dello stare insieme, le dinamiche del gruppo e i vantaggi che ne derivano, eppure....eppure a volte inciampiamo e ci scappa la lite. Se è lui, il più grande della cricca domina, se è il più piccolo, soccombe, come succede spesso anche nella vita "dei grandi", del resto. Il consiglio per noi genitori è "di stare a guardare, i bambini si regolano da soli", lo dicono i pediatri, gli insegnanti, studiosi e manuali e se in linea di massima, son d'accordo, sto comunque allerta e vigilo. Non sempre il gruppetto di amici è sinonimo di divertimento o peggio ancora di serenità. A volte s’istaurano dei meccanismi per i quali vige anche li, la regola del più forte (spesso del più grande). Il gruppo anche alla loro età, genera forza e potere da esercitare contro il singolo e il singolo spesso soccombe, perché solo e quindi debole.
Stiamo parlando di una media di tre anni di età e parlare di bullismo forse è un po' eccessivo ma di sicuro non inutile. Non voglio estremizzare un argomento che in questi giorni la cronaca ci ha raccontato come un orrore dei nostri tempi, ma voglio pensare a questa storia, come a uno strumento in più per noi genitori, un aiuto per educare e prevenire, un messaggio a loro misura per insegnare che il rispetto, dato e preteso, è uno dei più grandi valori, e che dietro delle lacrime, dolci o amare che siano, c'è spesso un grido d'aiuto da ascoltare. A questo deve aver pensato il Principe, girando tra gli scaffali, in una piovosa mattina di un week end di primavera e se vi piace il suo pensiero e se vi va, il link a fianco è per voi.
La frase è nebulosa e si presta a
molteplici interpretazioni ma il Principe ultimamente lavora tanto, forse
troppo, e la stanchezza fa brutti scherzi, quindi sorvolo. Il libro comunque
non c'è e lui, sbuffando si allontana.
Domenica sera dello stesso week end piovoso, in procinto per affrontare la notte, l’incrocio in corridoio, è l’occasione giusta per rinfrescarmi la memoria.
"Come
hai detto che s’intitola quel libro?"… "Lacrime di fragola".
Bello penso tra me e me, ma non
l'ho mai sentito sebbene sia io la lettrice di casa. Me lo sono perso, e la
cosa mi scoccia anche un po' per di più, Dovrebbe essere interessante per aver
smosso dalla sua pigrizia di lettore, anche il Principe. La trama che non mi ha
raccontato, m’incuriosisce e il titolo mi piace. Devo colmare il vuoto e in
queste giornate tutte pioggia e casa, Google e ad Amazon sono amici fidati.
L A C R I M E ...D I ... F R A G
O L A ...invio...ah eccolo qui...
" Nicola Savino s’improvvisa scrittore....bla, bla, bla....una storia a misura di bambino per spiegare un tema scottante e attuale come il bullismo....."
Rimango piacevolmente stupita, una favola su un tema così delicato è un ottimo paracadute per noi genitori, il testo merita tutta l'attenzione possibile e pure una chance a un famoso deejay della radio, che sarà anche un bravissimo speaker, ma in questa veste non me lo figuravo proprio.
Cestino va all'asilo da quando aveva un anno e poco più, conosce la socialità e tutti i suoi aspetti, il bello e il cattivo tempo dello stare insieme, le dinamiche del gruppo e i vantaggi che ne derivano, eppure....eppure a volte inciampiamo e ci scappa la lite. Se è lui, il più grande della cricca domina, se è il più piccolo, soccombe, come succede spesso anche nella vita "dei grandi", del resto. Il consiglio per noi genitori è "di stare a guardare, i bambini si regolano da soli", lo dicono i pediatri, gli insegnanti, studiosi e manuali e se in linea di massima, son d'accordo, sto comunque allerta e vigilo. Non sempre il gruppetto di amici è sinonimo di divertimento o peggio ancora di serenità. A volte s’istaurano dei meccanismi per i quali vige anche li, la regola del più forte (spesso del più grande). Il gruppo anche alla loro età, genera forza e potere da esercitare contro il singolo e il singolo spesso soccombe, perché solo e quindi debole.
Stiamo parlando di una media di tre anni di età e parlare di bullismo forse è un po' eccessivo ma di sicuro non inutile. Non voglio estremizzare un argomento che in questi giorni la cronaca ci ha raccontato come un orrore dei nostri tempi, ma voglio pensare a questa storia, come a uno strumento in più per noi genitori, un aiuto per educare e prevenire, un messaggio a loro misura per insegnare che il rispetto, dato e preteso, è uno dei più grandi valori, e che dietro delle lacrime, dolci o amare che siano, c'è spesso un grido d'aiuto da ascoltare. A questo deve aver pensato il Principe, girando tra gli scaffali, in una piovosa mattina di un week end di primavera e se vi piace il suo pensiero e se vi va, il link a fianco è per voi.
Con questo post il Principe, inconsapevolmente partecipa al Venerdì del libro di Home made mamma
bello non ne avevo mai sentito parlare. forse è un po' presto, è vero, però meglio partire preparati, no?
RispondiEliminaSi anche perché qualche storia di prevaricazione l'ho sentita anche all'asilo ed a settembre iniziamo la materna....
EliminaBello, grazie per la segnalazione. Presto, non presto, intanto ci si prepara, perchè ad essere presi alla sprovvista è sempre peggio
RispondiEliminaAnche perché di sicuro non è un argomento che si esaurirà con un libro...consideriamolo il primo passo.
Eliminaanche io ringrazio il principe per la segnalazione...e lo leggerò molto avidamente ...
RispondiEliminaIl Principe in genere non delude, in ogni cosa che fa. I
EliminaAttento il principe :) Vorrei commentarti di più ma sono giorni tosti per me scusami. Ti abbraccio
RispondiEliminaHo letto del triste periodo e ti abbraccio forte. So che conta poco ma vorrei che il mio pensiero arrivasse fino a te.
EliminaL'avevo proprio sentito in radio, ma ero in macchina per la strada Siena -Firenze dove il segnale non si prende proprio bene e mi ero persa che l'avesse scritto proprio Savino!
RispondiEliminaPeccato che mi hanno già svelato il finale....
Un saluto
Lety
Della trama non ne ho parlato appositamente, mi fanno inca@@are quelle recensioni che svelano la trama!!!
Eliminami piace la cosa che inconsapevolmente partecipa. il libro potrebbe essere interessante...
RispondiEliminaE' una favola...interessante proprio per questo.
EliminaNon deve essere facile per un genitore "restare a guardare", rimanendo terzi rispetto alle dinamiche sociali dei propri figli. Io sono ancora lontana da quella fase, ma già ora guardandolo crescere mi pongo questioni.
RispondiEliminaIl titolo del libro effettivamente è bello :) lo leggerò.
Rimanere a guardare senza intervenire e' una dura prova, necessaria per lo sviluppo della loro autonomia e per creare consapevolezza di quello che sono. Diamogli gli strumenti giusti ma restiamo nei paraggi!!!
EliminaProposta interessante...ora non credo capirebbe ma lo terrò presente per il futuro!
RispondiEliminaE' scritto in linguaggio semplice, colorato e "fumettistico". Fatto e pensato per loro. Molto interessante.
Eliminawow..bel libro.
RispondiElimina....da leggere e spiegare....
EliminaChe bel libro... scusa se non sono più passata ma sto cercando di riprendermi ora dopo un periodo di lontananza dal blog... libro molto interessante e molto attuale che propone un tema difficile e complesso... grazie per la segnalazione!
RispondiEliminaUn caro abbraccio a tutti voi, buon week end!
Ehi non devi giustificarti, qui la porta e' sempre aperta!!!
RispondiEliminaUn bacio
Bellissimo racconto e bellissimo spunto... Grazie :)
RispondiEliminaE' un dovere condividere certe "dritte"!!!
Eliminae bravo il principe, che senza saperlo ha dato un'ottimo consiglio a noi mamme lettrici attente....
RispondiEliminaCredo che sarà orgoglioso di se, quando leggera il post ed i vostri commenti!!!!! E' un uomo....e quindi, un po' vanesio!!! ;-))))
EliminaÈ vero sia da piccoli s'instaurano meccanismi di socializzazione ben precisi a cui è giusto prestare attenzione. Buona domenica a tutta la family
RispondiEliminaMom Cesy
Sembra assurdo ma tra i piccoli c'è un certo "sadismo", ovviamente non con cattivo fine, ma sempre meglio stare in guardia!!
EliminaBravo il Principe! Il titolo e' stupendo
RispondiEliminaMolte volte scelgo i libri proprio in base al titolo!!
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