OLTRE LA SCOGLIERA


Alla fine ce l’abbiamo fatta pure quest’anno, anche se solo per una manciata di giorni e dopo mille peripezie e cambi data, perché alla fine, questo 2025, ancora una volta, non ha voluto perdere l’occasione per rendersi insopportabile, regalandoci un’estate di cui avremmo fatto volentieri a meno, simpatica come un pelo in bocca e pure piuttosto confusa, anche meteorologicamente parlando.

Un 2025 che continua a predirmi che "scordatelo, non sarà come speravi!"

Per fortuna siamo a settembre ed il conto alla rovescia per salutarlo è iniziato, se ne andrà con un bel calcio nel posteriore e a mai più rivederci!

Comunque dicevo, siamo andati al mare ...

... sempre nello stesso posto, sempre sulla stessa spiaggia ma al di là della scogliera, lontani dalla torre saracena dove lo scorso anno sono salita per l’ultima volta insieme all’Ipernonna e dove già sapevo che non avrei avuto il coraggio di tornare.

Perché ci sono cose che una volta accadute cambiano tutto, momenti che segnano un solco dove basta un attimo per inciampare. C’è un prima e un dopo, che si parlano poco e spesso si ignorano e c’è anche  un di qua e un di là dalla scogliera che quest’anno non ho voluto scavalcare.

Mi sono fermata sul lato meno scenografico del panorama, quello senza torre, con Punta Molentis laggiù, sullo sfondo, bruciata ma in piedi e che si riprenderà la sua natura, il suo posto e che magari pareggerà pure i conti e li, su questo lato, ci siamo concessi il lusso di non fare niente.

Niente sveglie, niente agende, niente sensi di colpa, niente torre da scalare, nessuna vetta da raggiungere, solo il campo base. Mangiare, bere, ballare, cantare, scrivere, sentire, osservare e poi ridere, ridere tanto. 

E' stato bello, anche se solo per una manciata di giorni e quindi grazie mare, grazie spiaggia, grazie lato B della scogliera, per tornare di là a salutarti ci sarà tempo e se non ci sarà pazienza, noi non ti dimenticheremo.

E a te caro 2025, grazie per niente e tranquillo perché tanto finirai nel dimenticatoio, ti lascio alle tue cattiverie, alle genialate che non capisci nemmeno tu, agli scherzi tristi dove sei l’unico che ride, al tuo meteo balordo e schizofrenico e anche alle tue predizioni da discount che, stai tranquillo, non si avvereranno mai.

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