- Succede che lui la mattina si sveglia, si fionda da lei, dentro il suo letto, e inizia a parlarle. Succede che lei quasi sempre ancora dorma e si lamenta di quell'intrusione. Succede che lui le si piazza sotto il naso, la scuote leggermente e mette in scena una cantilena di "svegliati", l'accarezza, la sbaciucchia e reclama la sua attenzione. Lei, da femmina, si fa desiderare, poi si arrende, apre gli occhi e gli sorride. La camera è satura di una dolcissima atmosfera che dura la bellezza di mezzo minuto circa, poi succede che iniziano a litigare e lo faranno fino a sera.
Succede che lei, che a poco più di un anno, si piazza davanti al mio armadio, lo apre e scruta il suo interno per qualche minuto, poi sceglie qualcosa rigorosamente con i pois, lo indossa, s'infila una specie di braccialetto alla mano sinistra, agguanta con la destra una borsetta di paglia e, conciata così, gironzola per tutta casa.
Succede che a ridosso del rintocco di mezzanotte e dopo mille peripezie, io riesca a metterlo a letto, succede che provi a rilassarmi un po' sul divano e che lui risbuchi fuori per elemosinare uno spuntino fuori orario e per chiedere a me di guardare dentro la dispensa "Non preoccuparti mamma, quel che trovi trovi".
Succede che usciamo la mattina con trenta gradi e sandali ai piedi e che
torniamo alla sera con una bella influenza estiva e un flacone di antibiotico.
Succede che, sempre più spesso, uso,
anzi abuso, della minaccia come metodo educativo. I sensi di colpa festeggiano
il Carnevale ma più che altro a me scoccia ammettere che "il metodo
funziona".
Succede che loro non escono da casa senza essersi portati dietro qualche “cimelio” da compagnia, sto cercando di studiare il perché del fenomeno e ieri sera ho svuotato la macchina da due uncini, un sapientino, galosce di gomma, pala da spiaggia, cinque penne, tre libricini, una lente d’ingrandimento.
Succede che loro non escono da casa senza essersi portati dietro qualche “cimelio” da compagnia, sto cercando di studiare il perché del fenomeno e ieri sera ho svuotato la macchina da due uncini, un sapientino, galosce di gomma, pala da spiaggia, cinque penne, tre libricini, una lente d’ingrandimento.
Succede che in un sabato sera, ci sdraiamo sul tappeto a vedere “Nemo” e che lui mi dica “Mamma non ti commuovere!”.
Succede che lei, che ha sempre poco
più di un anno, parli al telefono, armeggi con la lavastoviglie, con la
lavatrice, passi a modo suo l’aspirapolvere, e provi pure a stendere il bucato,
poi per rilassarsi s’infila le infradito del papà.
Ultimamente dalle mie parti succedono
tutte queste cose e tante altre che ora mi sfuggono, succedono così in fretta
che il tempo già so, mi fregherà ed io che sono una di quelle che deve sempre
tornare indietro perché “Non mi ricordo se ho chiuso il gas”, ho paura di
dimenticarle.
Oddio, Maria Elena, pare di leggere quel che facevano (e fanno) i miei nipoti! E il tuo piccolo assomiglia, nelle espressioni, sempre più al mio Leonardo. Si vede che il nome conta qualcosa, no? E mi pare di vederla, Isabel, mentre fa esattamente quel che descrivi! Paro paro, giuro!
RispondiEliminaOra che sono stata in vacanza con loro, 24 su 24 per 3 settimane, mi rendo conto che 2 figli sono il triplo di uno. Ma come fanno quelli che ne hanno tre?
Oh Anna, bentornata!!!!!!! .....proprio ieri sera ho chiesto ad una mamma di tre, come si sopravvive ma lei mi ha confermato (e questo me l'hanno detto in molti) che il terzo aggiusta tanti equilibri e che la fatica più grande l'ha fatta con il secondo. Non che io abbia intenzione eh?! era solo curiosità perché a volte arrivo a sera così stanca che mi domando proprio come si possa fare con tre. Comunque sto vivendo un periodo dolcissimo perché loro crescono proprio velocemente e ogni giorno mi mettono davanti ad una novità.
EliminaPer me sei stata stoica in questo periodo, aspetto un post di aggiornamento perché sono certa che in 3 settimane ne sono capitate di tutti i colori!
La cosa bella è che crescono... due, tre, pure quattro. Alla fine, volenti o nolenti crescono, giusto? :D E pure la stanchezza passerà, coraggio!
EliminaHai detto bene... ne sono capitate di tutti i colori. Sto già scrivendo un paio di avventure... E' che sono degli amori, alla fine. Irresistibili!
Che carini... Immagino il tuo stress, poverina...
RispondiEliminaMaira
In realtà sono momenti belli che mi sorprendono quando vedo con che velocità crescono. Appunto qui qualcosa per non dimenticare.
EliminaAvevo commentato ma si è perso nel web...che rabbia.
RispondiEliminaGoditeli finchè son piccini, perchè in un lampo ti ritroverai a parlar loro guardando in alto....perchè saran più alti di te.
Già mi sembrano così cresciuti e sempre più indipendenti che immagino il futuro!
EliminaSegnati tutto, anche in fogliettini volanti.
RispondiEliminaLoro sono troppo speciale per dimenticare questi momenti!
Guarda, io già mi chiedo come si faccia con due, figuriamoci con tre, eppure sia mia madre che mia suocera dicono che dopo il secondo il terzo e' uguale, mentre dal primo al secondo e' un salto quasi come da zero a uno...
I litigi sono normali, almeno secondo la mia esperienza di figlia secondogenita: l'amore e l'affetto, però, restano anche quando si discute e si cerca il proprio posto in famiglia!
Forza Piky...in fondo sei sopravvissuta al lungo weekend al mare, questo cosa vuoi che sia?!?
Questa e' routine e vita che e' faticosa si ma anche altrettanto bella ed io voglio godermela tutta!
EliminaIo sono la terza e ultima figlia e a me non mi si filava nessuno, che erano già tutti stufi dei due precedenti, che goduria, libertà totale!! Comunque io mi son fermata a una... ma ne vale almeno 6! Che goduria lo stesso però. Uno, tre o quattro sono tutti fantastici.
RispondiEliminaSi e' vero, il terzo trova la strada già spianata...anche noi siamo tre sorelle però io son la prima e ho fatto "fatica" per tutte e tre! :-)))
Eliminasiete favolosi! <3
RispondiEliminaTra poco sono certa scriverai cose molto simili! Come stai?
Eliminauffi...avevo scritto due righe e sono svanite nel nulla..comunque scrivevo che: anche qui siamo passati dall'uso all'abuso di "minacce e corruzione". con successo e non pochi sensi di colpa postumi. ma ognuno c'ha i suoi limiti e io ne ho parecchi. mi chiedo come facciano ad arrivare a fine giornata quelli che non ne fanno uso...mistero. ;)
RispondiEliminaSai ora vanno di moda tutte queste teorie educative moderne basate sul dialogo e per carità ci sta e credo nel loro benefici effetto, però qui spesso non funzionano, o forse sono io a non saperle usare, così mi butto su metodi classici!
Eliminao cavoli! allora, i miei è il piccolo che vuole svegliare la grande per darle i bacini, e poi per tutto è un tirare capelli, urlare dicendo tu sei piccolo non puoi giocare.
RispondiEliminaanche loro utlimamte senza cimelio non escono e non capisco perchè visto che non è mai successo...
e la roba del gas...incredibile, una volta ho chiesto a mio padre se poteva andare a casa mia a controllare..ma come mai??e poi non ricordo se ho chiuso la grata, la porta...che ansia!
E' lo status di mamme che ci regala una vita molto simile! Ansie e dimenticanze comprese!
EliminaChe bel post, trasuda amore! Devo ammettere xò che mi ha un po rattristata con un pizzico di invidia (é brutto lo so ma lo ammetto) xké mi ha fatto ricordare che molto ma molto probabilmente mi fermerò ad un solo figlio (ed io ne sognavo 3) visto che mio marito proprio nn ne vuol sentir parlare.....goditi ogni momento! !
RispondiEliminaIo non metterei limiti alla vita che non si sa mai cosa può succedere domani...tu intanto goditi ciò che hai che è' di sicuro bellissimo al resto ci penserà il destino!
Eliminacarissima, anche da noi succede tutto ciò. i cimeli di compagnia, poi, si sprecano.... e la mia attenzione è completamente rapita da lei ed anche io spesso sono distratta
RispondiEliminahttp://emiliasalentoeffettomoda.altervista.org/come-in-quadro/
grazie
Mari
Questa di portarsi dietro qualcosa ogni volta che escono di casa e' un mistero!
EliminaCara Mamma Piky, meno male che hai questi bellissimi post da rileggere per non dimenticarti mai nulla!!
RispondiEliminaPurtroppo è così, certi momenti - per quanto belli - con il tempo si scordano, ma poi si riscoprono per caso, magari riguardando vecchie fotografie o rileggendo la pagina di un diario ed è sempre una bellissima emozione!
E' una sorta di diario anche per loro se vorranno sapere cosa combinavano da piccoli!
EliminaCiao cara, dopo tante vicissitudini finalmente sono tornata. Con un altro account e un altro blog ma sempre io!!! Se ti va mi trovi qui: http://universodonnayr.blogspot.it/
RispondiEliminaUn bacione
Bentornata! :/-)))
Eliminaciao carissima, ripasso
RispondiEliminahttp://emiliasalentoeffettomoda.altervista.org/costume-intero-mon-amour/
grazie
Mari
succede che tutte queste cose viste da fuori siano bellissime, quando le vivi - e mi sembra di essere dentro casa tua o viceversa- lo sclero è all'ordine del ... minuto. da tutto quello che racconti la tua piccola mi ricorda la mia. e in futuro vedrai quante cose succederanno
RispondiEliminaAnche la mia piccola va in giro con le infradito N° 46 del papà! è così buffa con quei piedi cicciottosi che navigano in quelle ciabatte!!!
RispondiEliminaChe dolcezza!!!!!
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