E siamo entrati finalmente nell’ultimo mese dell’anno, perché io lo so che per molti è semplicemente iniziato maggio ma per me tra poco è CAPODANNO e sono pronta a festeggiarlo come si conviene.
Capodanno per me coincide con la fine della scuola e con tutti gli annessi e connessi
stop alla sveglia troppo presto, stop alle urla per farli alzare.
Stop ai compiti dopo cena, stop alle maratone di studio, stop alle cento volte di “Avete preparato lo zaino?”.
Stop alle corse per arrivare in tempo e ai ritardi per non esserci riusciti.
Stop a tutti gli acquazzoni presi all’uscita della scuola, alle file al parcheggio e a tutti i va@@@ sparsi qua e là e tanti cari saluti al registro elettronico e a tutte le assurdità che riesce a sfornare.È arrivato maggio: per me l’anticamera della libertà e della felicità, neanche fossi io ad andare a scuola, ma al tempo stesso è anche arrivato il mese dove do il peggio di me mettendo sul piatto tutti i difetti e le mancanze: tipo abbandonare la buona educazione e smettere di salutare tutti, oppure cercare compromessi o anche fregarsene della centesima comunicazione scolastica, boicottare i “lavoretti”, le recite, i concerti, le cene.
A mia discolpa vostro onore posso dire che, arrivata a
questo punto, sono stanca e stufa di tutto e voglio solo che l’agonia finisca
presto.
Quest’anno poi Capodanno segnerà anche una vera svolta per tutti.
Per Leo che finirà le scuole medie e per Teresa che
finalmente si leverà di torno delle elementari che, ormai, sono veramente
troppo noiose.
Questa prima metà di anno tra l’altro
non mi è andata neanche tanto a genio, l’inverno è stato un inferno di malanni,
piove da una vita e, anche se spuntano arcobaleni come funghi, io ho solo voglia
di passare un capodanno con 30 gradi all’ombra.
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