ABBANDONA IL GRUPPO SENZA FARTI NOTARE


Pare che sia sparito un diario o un libro, anzi no, non è sparito, pare sia stato nascosto per poi ricomparire un’ora dopo. Il colpevole non salta fuori e la professoressa appioppa una nota a tutta la classe. 

Viene giù il finimondo. Il gruppo whatsapp dei genitori si intasa di messaggi, colpevolisti e innocentisti se le danno di santa ragione, per fortuna soltanto a parole, perché in fondo senza lo schermo di quel telefono tutto quel coraggio e quella faccia tosta forse non l’avrebbero nemmeno. La rappresentante è subissata di chiamate perché “Caspita mio figlio non c’entra niente è un angelo sceso dal cielo e siede alla destra…” no signora, quello era un altro…facciamo una riunione, facciamone due anzi tre…una pizzata tutti insieme per litigare meglio e da più vicino. Chissà come andrà a finire?

Il target d’età cambia, siamo alle elementari ma cavolo quella bambina è una specie di demonio! Disturba sempre e prende le penne e le matite agli altri, mio figlio non la sopporta più e sai dove te lo scrivo? 

Qui sul gruppo dei genitori “Lo dico davanti a tutti perché tutti devono sapere…perché io lo so che nessuno la sopporta ma non avete il coraggio di dirlo!” …e parte il can can…dall’educato “potevamo parlarne di persona” all’audace “ma come ti permetti” per finire con “sei una gran cafona!” ed iniziano ad insultarsi a vicenda un pò tutti. 

L’altra classe andrà in gita un paio di giorni, la meta è stata scelta sulla base di un progetto specifico fatto per quei ragazzi ma …” a me non sta bene, anche i nostri figli se la meritano…” non si capisce se parla della gita o del progetto…quel che è certo è che vuole sovvertire l’ordine delle cose affinché il suo “cucciolo” possa partire, o forse lei toglierselo dalle scatole. 

Quindi c’è da fare la faccia rossa e andare a chiedere al preside se per favore, anzi “per pietà” possa acconsentire alla gita anche per quell’altra classe e mosso da pena infinita, lui pronuncia “ok”. Soddisfazione massima per la mamma del “cucciolo” che però nel frattempo ha cambiato idea e alla gita non lo manderà.

C’è stato un compleanno, e qualcuno non è stato invitato, e ci sta, perché non è vero che si deve essere sempre amici di tutti, e che per essere politicamente corretti ci si deve sorbettare un paese intero. 

I ragazzi crescono, fanno delle scelte ed al mio compleanno invito chi voglio. Dove sta il problema in questa storia? A parte i genitori che se ne dicono di tutti i colori e rinvangano addirittura storie della prima elementare.

Ora io mi scuso se qualcuno, pur omettendo i nomi, in questi episodi da telenovela si fosse riconosciuto, ma sono fatti di cui sono stata testimone e, pur non riguardandomi personalmente, si tratta di vita vissuta e per come la vedo io “di cronaca nera”.

Tre anni fa quando mi sono cancellata dal gruppo whatsapp delle medie, ad appena dieci minuti dalla sua creazione, qualcuno mi ha dato dell’asociale e dell’essere disinteressata a mio figlio. La realtà è che io sono una compagnona e che i miei figli per me sono la cosa più preziosa che c'è, ma c'è anche che credo fermamente che non tutto ciò che deriva dal progresso sia utile e meritevole di essere conservato. I gruppi whatsapp genitori continuano ad esserne un esempio.


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