LE COSE CHE DIMENTICHI

 


La settimana scorsa ho dimenticato la riunione di scuola di Leonardo, questa settimana ho dimenticato quella di Teresa.

Venerdì mi sono dimenticata di preparare il pranzo a Leo che si fermava a scuola e pure che gli serviva un compasso nuovo.

Ho sbagliato l’ora di danza di Teresa e l’ho confusa con quella di karate di Leo. Non mi ricordo quando dobbiamo andare dal dentista né dove l’ho segnato.

Ho invertito gli appuntamenti di martedì con quelli del giorno dopo e d’improvviso mi sono ritrovata indietro di un giorno.

Le cose che dimentichi, per me sono macigni. 

Forse lo sono anche per voi e sono in numerosa compagnia, ma non è una consolazione. So anche che non sono una tragedia, niente di irreparabile per lo meno, ma ogni volta che dimentico qualcosa non so fare spallucce ed è come se non avessi portato a termine il mio compito.

Mi brontolo da sola e pure a voce alta … “Mamma con chi parli?”.

Il problema delle cose che dimentico, lo so, spesso sta nel fatto che me ne voglio ricordare troppe.

Guido e penso alla spesa, faccio la spesa e ragiono sul pranzo, preparo il pranzo e già sono alla cena. Nel mentre ci metto dentro di tutto, affari scolastici, lavorativi e beghe casalinghe più varie ed eventuali.

Non è tanto questione di volerne fare tante, che credo sia inevitabile, è più che altro il fatto di “pensarne troppe” che mi frega.

Il famoso carico mentale, l’ancora più famoso “non voler delegare” e su tutti la star del “non mollare perché tanto ce la faccio” …ed invece no, non funziona in questo modo, lo capisco sempre più, perché spesso il carico mentale affolla troppo i pensieri, il “non voler delegare” rende doppia la tua giornata e il “non mollare” non sempre è giusto e quindi spesso non ce la fai e le cose che dimentichi sono proprio lì a ricordartelo.

 

 

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