E anche questi europei
sono finiti e purtroppo Leo non è riuscito a chiudere il cerchio e a portare a
casa il risultato. È dispiaciuto? Si lo è e lo siamo anche noi, per noi e per
lui, però una competizione di questo tipo non è facile né da affrontare né da
reggere e non ha niente a che vedere con le gare a cui è, e siamo, abituati,
dove tutto è ormai “troppo” semplice.
Una competizione internazionale è un’altra storia, un percorso che inizia mesi prima e che ti trascina davanti ad un avversario che non ha nessuna intenzione di mollare la presa e che, come te, ha fatto tutto quello che poteva per arrivare lì preparato.
E allora tu non puoi più puntare a fare una buona gara, tu, quella gara, devi farla perfetta, non puoi lasciare al caso nessun dettaglio, non puoi trascurare nessun elemento altrimenti il tuo cerchio non si chiuderà.
Ed è qui che capisci che
lo sport è una cosa seria, che non ha niente a che vedere con il gioco e men
che meno con la sola attività fisica. Lo sport va oltre, è altro, e per questo
la prima cosa che ti trasforma, è il carattere.
Mi son sentita dire tante
volte in questi mesi che Leo sempre così impegnato in palestra, non si sia
goduto appieno la sua estate, la sua età e la sua spensieratezza, come se
quello che stava facendo fosse brutto e negativo e come se la partita in meno
alla play station che non è riuscito a fare, fosse un dramma, ma vi assicuro
che vederlo vivere una stagione come quella appena trascorsa, stare sugli
spalti e vederlo gareggiare dove parlano un’altra lingua, vederlo calcare certi
palcoscenici e vederlo anche perdere, ti dà la percezione di quanto sia grande
quello che sta facendo.
Leo ha fatto una
bellissima gara, che però non era perfetta, ne ha pagato il prezzo e ora dovrà
raccogliere i cocci e ricominciare. È consapevole di cosa non ha funzionato e
di dove deve lavorare.
“Mamma vorrei tanto tornare indietro nel tempo per correggere quello che ho sbagliato”
Leo, ti capisco, però tesoro mio nella tua frase c’è un errore…non devi tornare
indietro per correggere quegli errori… se vuoi farlo, è avanti che devi
andare”.
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