Alla faccia del Capodanno, ogni anno per Pasqua mi diverto a fare il punto della situazione forse perché come succede per il ciliegio, in questo periodo vedo fiorire un sacco di cose, sia speranze che progetti e poi, tra tutto, intravedo la fine della scuola che per me rappresenta sempre “la luce in fondo al tunnel”.
Quindi recap veloce.
Le settimane volano portandosi
via un mese dopo l’altro, è primavera, e anche se viaggiamo ancora con piumino
e cappello, io sono ottimista per natura e nell’aria sento già il profumo della
crema solare.
Ho voglia di shopping e di mare
ma in questo periodo non posso fare né l’uno né l’altro, in compenso lavoro
così tanto che già trovare tempo per dormire è un traguardo.
La scuola si può dire che è nel suo pieno ma anche che giugno è a due passi ed io sono molto orgogliosa di loro.
È stato un anno in cui sul fronte studio, li ho abbandonati molto a se
stessi ma stanno facendo del loro meglio. Leo in particolare modo mi stupisce,
non ha più niente del “bambino” che ho fatto nascere. Ha degli obiettivi molto
chiari e vuole raggiungerli. Mi piace molto che sogni in grande, e che abbia in
testa un’idea di percorso da seguire. Le nostre opinioni sempre più spesso non
coincidono ma non è importante, di sicuro non è un ragazzo apatico, come si
dice ora “uno sdraiato”, e per la sua età è pure molto maturo. Di lui mi fido
molto.
Teresa invece è l’uragano. Lei
ballerà per tutta la sua vita. Lo so. Non farà altro. Lei è dedizione pura,
disciplina, ordine e rigore. È un’atleta con delle grandi capacità fisiche che
migliorano ad ogni passo di danza. Di carattere forse ancor più determinata del
fratello e un po' rompiscatole, come ogni donna.
Tra poco entrambi avranno
appuntamenti importanti a cui stanno dedicando anima e corpo. Sono felice di
come stanno crescendo: sereni, senza paranoie e paure inutili. Li vedo molto
equilibrati, di sicuro molto più di me che oramai sono abituata a vivere dentro
ritmi strampalati.
Abbiamo una vita un po strana lo
so, con la valigia spesso ai piedi del letto, e sempre più veloce del limite
consentito, ma cerco di tenere la strada e di piantare i semi che poi vorrò
raccogliere.
L’ho detto sono ottimista per vocazione e
quindi, ora so già che me la tirerò, ma cosa mai può andare storto?
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