TERREMOTO


Il mio primo ricordo del terremoto ce l’ho molto chiaro in mente. Alba di una domenica di tanti anni fa, non so con precisione, avevo 9 forse 10 anni, non di più. La terra che tremava ci sorprese nel sonno, mio padre che tra l’ingresso e la camera da letto ci urlava di stare calmi, lui che dal terremoto è sempre stato terrorizzato.

Nella casa di allora sul muro in fondo alle scale venne una bella crepa ed anche nella mia camera in corrispondenza dello stipite della porta. Stemmo fuori di casa per qualche giorno, mi ricordo di qualche notte in auto e in uno piccolo prefabbricato di lamiera che avevamo come ripostiglio nel nostro piazzale. Vennero i Vigili del fuoco a rassicurarci e a darci l’ok per rientrare. Ma di quel periodo quello che mi è rimasto in mente sono stati i momenti passati tutti insieme con i vicini per condividere un pasto e un po' di conforto.

Passò qualche buon anno: Università, esame di Diritto Amministrativo, la bestia nera. 
Il terremoto arrivò forte e improvviso alle undici di mattina, venne giù la volta della Basilica di San Francesco. Fu una scossa forte e lunga, i danni furono molti e purtroppo alcune persone persero la vita. Mi ricordo che passarono mesi e ancora si sentivano scosse. Non so se il terremoto c’entrò qualcosa ma l’esame per fortuna andò bene

Poi è arrivato il 2016 ed avevo già Leo e Teresa, in quel caso il pensiero è stato più che altro proteggere loro dal timore di qualcosa che non conoscevano ed, insieme alla scuola e anche a Umbriaformummy, abbiamo partecipato a tante iniziative per aiutare le zone più colpite. Vedere cittadine come Norcia rase al suolo fu un grande dolore ed eravamo all’inizio dell’inverno.

E siamo ad oggi, il terremoto ha sorpreso Leo solo in casa che però non si è fatto trascinare dalla paura ed ha continuato a portare a termine i suoi compiti, poi all’ora di cena, un’altra scossa un po' più forte. Una risata un po' forzata e via si va avanti. Il terremoto non deve bloccarti e la paura non può prendere il sopravvento. Purtroppo il piccolo paesino dell’epicentro qualche danno l’ha avuto e il pensiero è tutto per loro, perché la casa è la nostra radice, il punto fermo che non vorremmo mai perdere. Ma siamo in Umbria, non c’è zona che non sia sismica purtroppo, l’unica arma è costruire e ristrutturare consapevolmente, sperando che non sia mai “troppo” forte e che cmq ogni scossa sia l’ultima.

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