Odio il lunedì, si proprio come Vasco, e detta così pare una delle cose più ovvie che ci sia, d’altronde tutti più o meno, odiano i lunedì.
Non ce l’ho con lui perché è il giorno successivo alla domenica, in cui la ripresa è più difficile e lenta o perché in genere mette fine all’euforia del week end, no, io odio il lunedì fine a sé stesso, perché per me è il giorno più complicato. Quello dei rientri di pomeriggio, delle attività sportive di tutti e due, quello che precede il martedì, dove entrambi hanno un bel paniere di compiti da fare, che non faranno mai in tempo a finire di pomeriggio e che perciò aspetteranno con mestizia la sera dopo cena, quando io non saprò più a che che specie della catena alimentare appartenere.
C’è da dire che a volte il lunedì inizia pure con il piede giusto, parte in quarta dalla mattina, ma inesorabilmente si rovina man a mano che passano le ore. In alcuni casi resiste fino al primo pomeriggio ma poi la decadenza arriva veloce e drammatica.
Inutile poi dire che al lavoro il
lunedì, è il lunedì, l’emergenza e l’imprevisto sono ingredienti così naturali
da non essere più considerati né imprevisti né emergenze ed alla fine è come se
qualcuno volesse farci scontare i due giorni di riposo e farci pagare le 48 ore
di autonomia appena trascorsa. Il lunedì per questo motivo sembra non finire
mai.
La sera, durante la cena, ci
divertiamo a dargli dei voti ed è curioso scoprire che ai mie “tre” loro
controbattono a suon di otto, nove e se la lezione di danza è stata più bella del
solito, Teresa può sparare pure un dieci, incurante del fatto che io dopo una
giornata del genere mi butterei direttamente nel contenitore dell’umido.
Sono anni che provo a far girare
questa benedetta giornata, provando anche a combinare i programmi in maniera
diversa per non farmi schiacciare dagli impegni o a metterci dentro qualcosa di
carino per renderla più appetibile, ma i lunedì ormai si sono giocati la
reputazione e non credo che diventeremo mai amici.
Anche questo lunedì non si è
smentito, degno compagno dei suoi fratelli mi ha fatto tribolare dall’inizio
alla fine, l’unica cosa che di buono posso trovargli è che in questo momento,
l’orologio segna le nove di sera e che quindi è quasi finito.
Tento sempre di avere lunedì leggeri. Ma al nido i lunedì sono sempre tosti. Poi mi rifilano i collegi docenti, oppure appuntamenti col dentista, che tra me e i figli siamo sempre là. E così la settimana parte in salita e io voglio morire
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