EMOZIONI DI NATALE

 


VENERDI

E’ venerdì, piove da questa mattina, a dire il vero piove da giorni e la strada verso casa assomiglia sempre più a un fiume, in alcuni punti si affonda proprio nell’acqua, complici anche le indecenti buche che oramai ti costringono ad uno slalom infinito, quindi non posso correre. Sono partita abbastanza in anticipo in realtà ma mai abbastanza quando si tratta di arrivare in tempo a questi appuntamenti. Ho sempre paura che qualcosa si metta di traverso e di arrivare in ritardo. Non succede mai e non succede nemmeno oggi per fortuna. 

La chiesa è ancora vuota, si sente solo accordare qualche strumento. Ci avevano detto di aspettare l’orario per entrare ma trovo una porta aperta e sgattaiolo dentro. Le sedie sono posizionate tutte sull’ala destra, i leggii ben allineati, qualcuno sta ancora provando ed il coro si riscalda con qualche vocalizio. 

È lì seduto sulla prima panca, chiacchiera e ride con il suo compagno di sventura, buttano giù qualche battuta e scherzano un po’ per smorzare la tensione. Si sono esercitati tanto, l’ultima settimana l'ha praticamente vissuta a scuola ed oggi è qui dall’ora di pranzo. 

È il loro primo concerto ed hanno un pubblico che intimorirebbe chiunque…ad un certo punto in cicaleccio scompare, cala il silenzio e si apre il sipario.

DOMENICA

Di gare ne ha fatte tante, il medagliere non ha più posto e, da quante c’è ne sono, in casa si sente un tintinnio continuo. Quella di oggi però è un’altra storia: è la sua prima gara a due, e gareggiare in due è molto più difficile che farlo da solo.

“Mamma se sbaglio non me lo perdono, non è solo per me che devo far bene”

….e bene lo hanno fatto tutti e due! Anzi di più! Sono stati perfetti! Una gara da incorniciare che ha sbaragliato tutti gli altri e che li ha portati sul gradino più alto del podio.

Io già ve lo avevo detto…prima o poi, su quei spalti, ci lascerò le penne.

MERCOLEDÌ

Giornate così non le auguro a nessuno. Piene di impegni dalla mattina presto e sapere già che non ce la farai mai a portarli a termine tutti. Su un paio di cose veramente mi sono incasinata da sola, ma tanto se non mi decido ad usare un’agenda questo è un problema che avrò sempre. In più, due bei imprevisti di lavoro piazzati a metà mattina, hanno sconclusionato tutta la giornata. 

E quindi mi ritrovo di nuovo in strada, tra un posto e l’altro, tra una corsa qui e una laggiù. Veloce però, più che posso, perché stasera lei danzerà, nel suo body color zucchero e con il chignon ben tirato. 

Li su quella sbarra tra releveè e arabesque, mi accorgo di quanto è cresciuta e la gamba che va sempre più in alto è il premio per tutti gli allenamenti e le prove che fa con costanza e puntiglio. 

Lei balla e, mentre la guardo, so cosa farà da grande.

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