Forse non è lo studente modello, quello che tutti i professori vorrebbero avere, sempre pronto e sempre sul pezzo, e forse non è nemmeno il “sogno” di molti genitori che ci tengono ai risultati eccellenti e alle pagelle immacolate, però mi piace il modo in cui si approccia allo studio.
E oltre al piano didattico dell’anno, c’è da portar avanti i
progetti e il suono dello strumento. L’attività in orchestra e i rientri
pomeridiani. Un bel pacchetto di cose.
E lui? Lui è, come dicevo all’inizio, una “lucciola”. Fa,
per sé stesso, per la scuola, per noi e per i prof ma sa anche dire “stop”
quando l’impegno rischia di mangiarsi tutto il resto.
Non affronta con paura le prove, nemmeno quelle dove sa di
non essere pronto al 100 per cento. Ama anche il rischio, offrendosi volontario
quando la prof non trova nessuno che si immoli.
Vive la scuola e i suoi impegni con serenità e non perché sia
il primo della classe, semplicemente perché dentro la sua vita c’è la scuola
più altre mille cose.
È anche “fortunato” c’è da dirlo, perché ha le sue materie
del cuore, dove fa fatica pari a zero per avere risultati ottimi, però con
altre non è tutto rose e fiori, altre ancora con un po' di impegno taglia bei
traguardi.
Il voto è l’ultimo dei suoi pensieri e se la verifica non è
andata come doveva, ci sarà modo di recuperarla o di migliorare. Non se la
prende e ti dice che il voto non è poi così importante, è sì un metro di misura
ma non viene dato a lui, ma alla prova che lui ha svolto e che essendo “lucciola”
a volte brilla e a volte è buia.
Ecco io, non so se faccio bene, ma credo che un po’ abbia ragione!
Dalle vostre parti come va?
Complimenti! che ragazzino maturo e sereno: sarà carattere, ma sicuramente siete degli ottimi genitori!
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