IL VOTO


Leonardo è uno studente come credo ce ne siano tanti, lo definirei uno studente lucciola, uno che un po' c’è, e brilla, ma che poi improvvisamente si spegne, scompare nel buio e chissà dove diavolo si va a cacciare.

Forse non è lo studente modello, quello che tutti i professori vorrebbero avere, sempre pronto e sempre sul pezzo, e forse non è nemmeno il “sogno” di molti genitori che ci tengono ai risultati eccellenti e alle pagelle immacolate, però mi piace il modo in cui si approccia allo studio.

Questo secondo anno alla scuola medie ha visto sicuramente un cambio di marcia, le aspettative della scuola e dei prof, si sono alzate, il lavoro da fare è tanto, sia la mattina che a casa, le verifiche si sommano e non c’è un giorno in cui si può tirare il fiato. Devi star lì, presente, vigile, concentrato. La minima distrazione può portare ad uno scivolone che si traduce in un brutto voto, un’insufficienza da recuperare.

E oltre al piano didattico dell’anno, c’è da portar avanti i progetti e il suono dello strumento. L’attività in orchestra e i rientri pomeridiani. Un bel pacchetto di cose.

E lui? Lui è, come dicevo all’inizio, una “lucciola”. Fa, per sé stesso, per la scuola, per noi e per i prof ma sa anche dire “stop” quando l’impegno rischia di mangiarsi tutto il resto.

Non affronta con paura le prove, nemmeno quelle dove sa di non essere pronto al 100 per cento. Ama anche il rischio, offrendosi volontario quando la prof non trova nessuno che si immoli.

Vive la scuola e i suoi impegni con serenità e non perché sia il primo della classe, semplicemente perché dentro la sua vita c’è la scuola più altre mille cose.

È anche “fortunato” c’è da dirlo, perché ha le sue materie del cuore, dove fa fatica pari a zero per avere risultati ottimi, però con altre non è tutto rose e fiori, altre ancora con un po' di impegno taglia bei traguardi.

Il voto è l’ultimo dei suoi pensieri e se la verifica non è andata come doveva, ci sarà modo di recuperarla o di migliorare. Non se la prende e ti dice che il voto non è poi così importante, è sì un metro di misura ma non viene dato a lui, ma alla prova che lui ha svolto e che essendo “lucciola” a volte brilla e a volte è buia.

Ecco io, non so se faccio bene, ma credo che un po’ abbia ragione! Dalle vostre parti come va?

Commenti

  1. Complimenti! che ragazzino maturo e sereno: sarà carattere, ma sicuramente siete degli ottimi genitori!

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