IL CONTO ALLA ROVESCIA


Finalmente sta per finire la scuola ed io sto facendo il conto alla rovescia insieme a loro. Ovviamente non glielo direi mai perché il ruolo di “mamma dura”, lo devo portare avanti fino alla fine. 
Fino al 9 giugno. Giorno in cui sparerò fuochi d’artificio in aria e mi ubriacherò insieme al Principe nel giardino di casa, che tanto e finalmente “non li devo costringere ad andare a letto presto”!

Poco importa se il giorno dopo sarà venerdì e per noi la sveglia suonerà sempre alla solita ora.

Già sapere che non dovrò costringere nessuno ad alzarsi, vestirsi e a fare annessi e connessi per me è “vacanza”. Fine delle corse per arrivare in tempo davanti al cancello, fine delle merende preparate al volo e a volte dimenticate, fine dell’ingorgo all’incrocio e al parcheggio e finalmente tanti cari saluti alle odiate mascherine. A “mai più arrivederci”!!!

Oltre a questo però ci sono tanti altri motivi che mi fanno cantare (per ora solo dentro di me) “E’ finita la scuola”.

LA DIDATTICA INTEGRATA. Sarà una buona cosa per carità, sarà un’opportunità, il futuro, “la cosa migliore per loro” e bla bla bla, ma io sono sinceramente provata. Scarica, stampa, ricarica, consegna i lavori su classroom, presentazioni, drive, tinkercad, scratch, jamboard, musicore…devo continuare?

FARE TANTO, FARE TUTTO E FARLO SUBITO. Non so se è stata la pressione che avevano addosso gli insegnanti, spaventati da probabili chiusure e periodi di DAD, ma non ci sono stati momenti di respiro. Il programma che galoppa, a tratti decolla e vola proprio, verifiche che si sommano ogni giorno della settimana, nuvola intonso di compiti ad ogni ora, festivi compresi.

LE CIRCOLARI. Mi sono presa la briga di contarle sono circa 150, da settembre ad oggi. 150 per figlio intendo. Ho trovato anche diverse allerte meteo dentro. Ora le circolari si possono ignorare? Non so da voi ma a scuola nostra no, perché la maggior parte di loro va firmata per presa visione. Alcune stampate e ricaricate altre stampate e consegnate. Ho pensato più volte di assumere qualcuno per sbrigare le pratiche.

I POMERIGGI INCASINATI. Con i rientri, le uscite posticipate, i corsi, i pon e tutto il cucuzzaro. Faccio mea culpa perché forse non ho calibrato nemmeno io i tempi ma so, che quando la sera ci divertivamo a dare la pagella alla giornata, i quattro fioccavano da tutte le parti e i pomeriggi pieni avevano una grossa responsabilità.

Ormai però siamo in dirittura d’arrivo, due settimane e finalmente romperemo le righe, loro e noi. Spero nella misericordia degli insegnati per la questione compiti estivi e poi il programma del prossimo trimestre sarà solo affar mio. 

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