IN VACANZA IN RIVA AL MAR

 


Quando arrivano le tante agogniate ferie a me succede sempre la stessa fastidiosissima cosa: mi viene la febbre. 

Dopo mesi tesi come la corda del violino, il corpo e la mente si rilassano ed io faccio bum, buttando fuori tutto il Peso e la fatica dell’anno appena trascorso. È un po’ come se dentro di me mi dicessi “ok ora ti puoi ammalare…tanto sei in ferie”. … ed in effetti quasi sempre va a finire che mi ammalo. 

Capirete quest’anno la serenità che mi pervadeva nel vedere avvicinare il giorno X …ero con un occhio al termometro ed uno alla valigia. Roba che se mi veniva la febbre mi avrebbero chiuso in casa fino all’autunno. Poi il giorno è arrivato ma la febbre, per fortuna, no ed anche se credo di aver somatizzato tutti i disturbi fisici esistenti in natura, sono riuscita ad arrivare al mare sana e salva.

Ora la vacanza in sé per sé in genere è un soggiorno in un luogo desiderato e per un tempo voluto, è qualcosa di materiale e tangibile con un dove e un quando preciso e determinato. Un momento di stacco in cui dovremmo godere di benefici fisici e mentali tali da rigenerarci ma in realtà, come mi disse una volta un amico, se tu per primo non sei in vacanza con la mente, non lo sarai in nessun luogo …nemmeno dall’altra parte del mondo. Se non riesci a sentirti in vacanza nei luoghi abituali allora nemmeno le Maldive ti salveranno.

Ed io per essere in vacanza mentalmente ho bisogno di un po' tempo, ho necessità di realizzare che non serve più tirare a 200 all’ora ma che basta la velocità di una bici o anche meno e poi si mi sdraio con gli occhi fronte mare e da quel momento in poi, le ferie si trasformano in vacanza.


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