Ho avuto addosso un malessere costante, direi quasi uno stato d’ansia, io che sono tutto ma non ansiosa.
Ero in ritardo e pur volando, lungo la strada ho maledetto i cantieri aperti dai tempi del Medioevo e mai finiti, il camion che andava a rilento e l’articolato che mi ha costretto a cambiare strada. Però ce l’ho fatta, sono arrivata mentre la campanella suonava e vederlo scendere per l’ultima volta quelle scale mi ha ridotto il cuore a brandelli.
Ho pianto tutte la rabbia per le cose che non avevano girato come volevo io, per qualche preoccupazione, per le cattive notizie e per la fatica e la stanchezza. Per il sollievo di essere arrivata in tempo.
La mente si è svuotata e l’anima ha fatto BUM. Credo di aver un pochino esagerato perché lui, scontroso come solo a questa età si è capaci di essere, non mi ha mollato per tutto il giorno.
Abbracciato e baciato come non faceva da quando aveva due anni…gli ho promesso che me la pagherà prima o poi, ma ora ho una festa da portare a termine per cui ho asciugato le lacrime, tirato su con il naso, e stappato una bottiglia di Saten...BUONA VITA A TUTTI e del resto ne riparliamo venerdì
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