È stata una lunga settimana eppure è volata via in un
soffio...tante le cose da fare, troppe le emozioni da vivere.
In questo periodo se ad essere vietati fossero stati gli
assembramenti di pensieri, sarebbe stato più facile.
E puoi esserti anche vestita bene, elegante, come volevi, con le scarpe della festa che ti piacciono tanto ma li, di fronte a quelle olive nere che ha al posto degli occhi, sei nuda e scalza e ringrazi il cielo e qualunque altra cosa ti abbia permesso di diventare sua madre.
La sua Prima Comunione e la sua Santa Cresima insieme nello stesso giorno, in una domenica che si preannunciava caldissima e che invece ci è mancato poco di vedere arrivare Noè con tutta l’arca.Alternavo occhiate minacciose al cielo, ad Ave Maria e sorsi
di vino, nella speranza che qualcosa facesse effetto. Il chilometro casa/chiesa
è stato lungo quanto il giro del mondo, il paese scorreva fuori dal finestrino
al rallentatore ed io ho pensato seriamente di darmela a gambe.
Il parcheggio è pieno e il parco è un via vai di colori. Un
vocio emozionato si eleva da ogni angolo.
Nicole mi viene incontro, si mostra tranquilla ma io lo so
che cosa ha dentro. A modo mio provo a dirle “stai tranquilla” …sarà una
giornata bellissima e perfetta.
Si alza il vento, escono gli stendardi e laggiù più lontano
sventola il rosso. Come formichine a due per due camminano, si avvicinano,
verso l’altare e lontano da noi. La gente guarda, io conto i passi.
Mi è davanti, correrei ad abbracciarlo, e mi accorgo solo
ora di quanto sia diventato grande. Chissà quando è successo?
Ho sentito la presenza di chi era lì e l’assenza di chi non
c’era. Ho sentito il rumore del silenzio ed il dolore di un pianto senza
lacrime.
E poi è arrivato il tramonto, la tensione si scioglie
insieme agli applausi, tornano i sorrisi leggeri, gli abbracci e gli auguri. È
finita e non me la dimenticherò mai.
…e poi si, c’è stato anche il lato godereccio, a tratti
tragico e a tratti comico, ci siamo divertiti come piace a noi, finalmente una
sana confusione ma sono andata troppo per le lunghe e ve lo racconto la
prossima volta...
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