IL PRIMO COLPO DI TOSSE

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Quando parte il primo colpo di tosse, io rabbrividisco sempre

Il primo colpo di tosse ha un suono tutto suo, speciale, è inconfondibile e arriva ovviamente nella notte. 
“Il primo colpo di tosse non è mai fine a se stesso” mi ha detto Gab l’altro giorno. Quanto ha ragione! E’sempre il primo di una lunga serie che andrà in crescendo e che non so quando finirà né come la combatterò. 

Dal primo laringospasmo di Leo è passata una manciata d’anni, e la continuità e la frequenza con cui si è presentato avrebbero dovuto farmi diventare un’esperta in materia, invece ogni volta mi sorprende con qualche variante e, anche se oramai dentro l’armadietto dei medicinali ho praticamente tutto, non basta mai per farlo passare. L’unica cosa certa che si ripresenta ogni volta, sono le notti insonni che non passavo nemmeno in fase allattamento, oltre ovviamente all’angoscia tipica di mamma italiana che mi prende quando loro non stanno bene. 

La tosse è il mio grande nemico, lo è sempre stato, molto più dell’influenza o di altri virus vari ed eventuali perché con lei, pur avendole provate tutte, non ho armi efficaci e la tosse di suo, piano piano e scava scava, ci trascina in tutti gli altri risvolti dell’influenza e da sola fa un casino per dieci.
Il primo problema che si pone (per lo meno a me) con la tosse, è capire se è grassa o secca.
Me lo chiedono tutti ma io non ne ho mai la pallida idea. 
Secondo i pareri accumulati nel tempo la tosse secca, nell’ordine è: stizzosa, che assomiglia all’abbaiare del cane, persistente, che colpisce la trachea, che aumenta da sdraiati e con il respiro sibilante. 
La tosse grassa invece a sua volta è: tosse di petto, il suono è più profondo, colpisce i bronchi ed è accompagnata da catarro e anche lei fa la stro…a di notte.

I rimedi per i due tipi di tosse sono differenti perché diversa ne è la causa. 

Sempre a causa dell’esperienza accumulata, posso dirvi che: per la stizzosa occorre un sedativo, c’è da preferire bevande che rinfrescano, e ambienti umidi. Non servono antibiotici ma può essere necessario il cortisone. Per la grassa la storia è completamente diversa: occorre un mucolitico, bevande calde che sciolgono, ambienti caldi e quasi sicuramente un giro di antibiotici.

La nostra tosse, la malefica, come la chiamo da tempo, è una tosse secca, ma anche grassa, arrossa la trachea ma fa male al petto, colpisce i bronchi ma crea il respiro sibilante, è stizzosa ma accompagnata da catarro. E’ persistente, di notte, ma anche di giorno, da sdraiati ma anche semplicemente stando in piedi. Ci serve un calmante ma anche un mucolitico, beviamo latte e miele e ceniamo con ghiaccioli al limone. In alcuni momenti ci fiondiamo in bagno con i rubinetti dell’acqua calda a palla, poi però arieggiamo le stanze per respirare un’aria secca e pulita. Ci facciamo di cortisone ma anche di antibiotico, in ogni caso risulteremmo positivi all'antidoping. 
La nostra tosse, la tosse malefica, non se ne va per un rimedio specifico, se ne va dopo essersi beffata di noi alla grande, dopo averci fatto correre tra farmacie e pediatri per giorni. Invano. Dopo aver accumulato un discreto numero di notti insonni, dopo almeno quattro cambi di lenzuola, e dopo aver steso tutti i componenti della famiglia, compresi i volontari che compassionevolmente erano venuti per darci una mano. La tosse malefica non si sa quando e  perché scompaia, a oggi non l’ho capito nemmeno io, non credo però che sia quell’accozzaglia di rimedi che usiamo guidati esclusivamente dalla disperazione, perché io quando sento il primo colpo di tosse, so cosa ci aspetta, e farei qualsiasi cosa per evitargli il resto. Succede solo a me?


Commenti

  1. NOOOOOO! hai descritto esattamente quello che capita a Marta (e lo sai, ce l'eravamo detto ultimamente). A volte si seda con una passeggiata al mare, altre volte con acqua tiepida e miele, altre con un ghiacciolo o gelato, il vapore in bagno non l'ho ancora provato, anche se il pediatra mi ha detto di far così. Mi ha detto anche di aprire il frigo e farle respirare aria fresca...nessuna medicina fa nulla, solo l'antibiotico la "rompe" via via fino a farla scomparire. Sembra gola ma si sentono anche dei fischi...insomma...anche io tremo al primo colpo perché so esattamente come andrà a finire, non si è mai smentita. Ora siamo a 7 anni e 1/2; va così da quando ne ha 2 e 1/2. Ci sarà una fine?

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  2. Oddio, la tosse... La tosse mi perseguita da quando mia figlia era piccola. Iniziava a ottobre e finiva a giugno, quando andavamo al mare. A volte era secca, a volte grassa, a volte l'una e l'altra cosa insieme. Tracheiti, bronchiti erano sempre con noi.
    Poi è passato, non chiedermi come.
    Anni dopo, è toccato a Leonardo. Lui ha sempre avuto una gran proprietà di linguaggio, spiegava bene dove aveva male, e faceva autodiagnosi (!!) sul tipo di tosse. Fin quando non ha avuto la polmonite. Che ha reinnescato gli allarmi di anni fa. Ho sempre avuto una gran paura della tosse, proprio perché come cavolo fai a capire se è tosse o sintomo di qualcosa di più grave? Ancora oggi quando Leo tossisce aguzzo le orecchie...
    Isabel è diversa. A lei viene raramente e le passa in pochi giorni. Anche lei si spiega bene, dice esattamente quando tossisce di più, quando le fa male il petto (è femmina, quindi precisa).
    Insomma, non sei sola, ecco.

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  3. Dimenticavo: un piccolo rimedio, se riesci a farglielo trangugiare. Latte caldo, miele, curcuma e un po' di cannella per renderla più buona. Ma è la curcuma a far bene, non la cannella.

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  4. Possono pure piovere gli insulti ma qui ci ammaliamo poco e niente... mi dico sempre che sarà grazie ai frequenti “lavaggi” estivi del naso con l’acqua del parco marino delle 5 terre :) ovvero delle 4 o 5 ore passate a tuffarsi in mare ogni giorno tra giugno e settembre...

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  5. Per fortuna da noi la tosse è rara. Il raffreddore è molto più frequente e trasversale, nel colpire sempre tutti!

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