"Mamma
ora ti dico perché non voglio fare i compiti in vacanza".
Ha esordito così
e mi ha preso a tradimento, mentre correvo da una stanza all'altra cercando di
rimettere ordine nel disordine costante che c'è a casa nostra.
Poi ha iniziato
una filippica con motivazioni chiare e precise e, dal suo punto di vista,
inconfutabili.
Ho risposto a botta su quasi tutto, poi in netto svantaggio, gli
ho tirato una ciabatta e lui ridendo sguaiatamente e con la consapevolezza di
aver avuto la meglio, è scappato in cucina, sicuro di avermi beffato.
Alla
fine, si è messo seduto al tavolo e ha fatto le sue paginette quotidiane.
Mi è
tornato in mente quel padre che lo scorso anno, scrisse quella lettera agli
insegnanti, per spiegare il perché suo figlio, non avesse svolto i compiti
estivi.
Allora, che la questione compiti ancora non ci toccava, pensai che
fosse una gran sciocchezza, oggi, che ci siamo dentro con tutte le scarpe, lo
penso ancora di più e nonostante il comizio di Leo, sono e rimango una mamma
pro compiti. I motivi sono vari.
Tre
mesi sono lunghi e già il fatto di aver allentato (giustamente) la presa, fa
vedere i suoi frutti. Io no, non voglio Einstein in casa mia, ma quattro
operazioni in croce le devi saper fare anche a Ferragosto e tre mesi secondo me
sono sufficienti per vanificare i risultati di tutto l'anno.
I
compiti estivi inoltre possono essere l’occasione giusta per fissare alcune
cose. Per colmare le lacune che ci sono, per ripassare quello che stava più
antipatico e anche per fare quello che si preferiva, ma che durante l'anno
scolastico magari è passato in secondo piano, sono un’opportunità che magari a
7 anni non cogli, ma che può facilitare il prossimo anno scolastico. Inoltre sono
anche un bel modo per assottigliare gli spazi di noia che si nascondono nelle
giornate più calde.
Quindi
per me, sì ai compiti e al farli bene. Ma come?
Il nocciolo della questione
forse sta proprio qui:
Fare i compiti ma sentirsi lo stesso in vacanza.
In
fondo le sue argomentazioni erano basate proprio su questo. “Se devo fare i
compiti come quando vado a scuola, che vacanza è?” ... abbiamo trovato un
compromesso.
A Leo
è stato dato un libricino, molto carino che sa poco di "compiti".
Pagine "serie" si alternano a piccoli cruciverba e curiosi test.
Non
sta andando in fila, sta saltando avanti e indietro a suo piacimento e non ha
un numero fisso di pagine da fare. Possono essere cinque, come una o come
niente e non c'è un momento specifico della giornata dedicato ai compiti, può
essere mattina, pomeriggio o mattina e pomeriggio.
Pretendo che legga, quello
che vuole, alla fine anche il menù della pizzeria va bene, ma la lettura oltre
ad essere uno dei piaceri della vita che impari ora o mai più, è anche quella
che più risente di un'inattività prolungata ma il principio di base è non rinunciare a qualcosa perché "bisogna
fare i compiti". Saranno i compiti che si adatteranno alla sua vacanza, occupando
lo spazio lasciato libero dal resto e ci sarà tempo per tutto.
Voi come vi siete organizzate?
Carissima Piky, io con la monella ho sempre adottato una linea molto simile alla tua con Leo: non ci sono orari prefissati per i compiti delle vacanze, si può fare una scheda un giorno così come tre un altro, variando un pò tra le materie. Ci sono gioni in cui non si tocca proprio il libro delle vacanze, poi. L'importante è avere un minimo di continuità con ciò che si è fatto durante l'anno scolastico, ecco.
RispondiEliminaE concordo in toto anche sulla necessità di leggere e su questo fortunatamente non ho alcun problema con la monella perchè lei legge qualsiasi cosa le capiti a tiro, dal libro di favole al giornalino delle Winx, dal settimanale con i programmi TV ai volantini delle offerte dei supermercati, passando per i libri di ricette perfino! :)
Un abbraccio...e buon proseguimento d'estate!
Con Leo invece faccio un po' fatica a convincerlo nella lettura. Devo insistere un po' e di certo non mi arrendo...in compenso ha voluto che gli insegnassi le moltiplicazioni :-))
Eliminanoi non siamo ancora nel loop dei compiti...ma sono perfettamente d'accordo con la tua strategia!!!
RispondiEliminaEro convinta che la femmina di casa facesse la prima pure lei...
EliminaLeggiamo ogni giorno almeno tre righe, però i libri li abbiamo un po' trascurati ma da oggi ci mettiamo di impegno, una pagina o due al giorno tolgono il medico di torno! L'importante per me è leggere. Tanto, sempre.
RispondiEliminaDetto da te mi tranquillizza anche se vorrei che leggesse di più perché in un mese in cui abbiamo rallentato, si è impigrito molto
EliminaIo invece ho sempre pensato che i compiti d'estate, fino alle elementari, fossero inutili.invece sono assolutamente pro lettura! Comunque, se i compiti assegnati sono una quantità ragionevole, non penso siano un dramma è adotterei la tua strategia. Però mi riservo di riferire la prossima estate quando sperimenterò la condizione di Mamma di figlio con compiti estivi!
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