Lunedì 12 settembre ore otto è suonata la campanella. Prima elementare per Leo e inizio scuola materna per Teresa. Due colpi al cuore nell'arco di mezz'ora, battiti a mille, notte insonne per tutti e sveglia all'alba. Stare dentro a certe emozioni per un genitore può essere molto pericoloso e, professionalmente parlando, potrei ravvisarci gli estremi per omicidio colposo ma vale ugualmente la pena correre il rischio. Dell'emozione però non voglio parlare, me la tengo qui nel cuore da oggi fino al resto dei miei giorni, facciamo però che vi racconto un po' del dietro le quinte per entrambi e sdrammatizziamo un po'.
ERO RIMASTA AL SUSSIDIARIO.
Anzi a onor del vero, il sussidiario era già roba di 4 e 5, del "prima" non ho memoria, l' Ipernonna esclude però categoricamente i dieci volumi che ho infilato a forza dentro lo zaino di Cestino. Alla libraia al momento del ritiro avevo quasi urlato "Ma questi non sono i miei!", lei con lo sguardo di chi prova profonda pena ma è comunque stufa di star a spiegare mi ha rimessa al mio posto" Sì che lo sono".
Anzi a onor del vero, il sussidiario era già roba di 4 e 5, del "prima" non ho memoria, l' Ipernonna esclude però categoricamente i dieci volumi che ho infilato a forza dentro lo zaino di Cestino. Alla libraia al momento del ritiro avevo quasi urlato "Ma questi non sono i miei!", lei con lo sguardo di chi prova profonda pena ma è comunque stufa di star a spiegare mi ha rimessa al mio posto" Sì che lo sono".
L'IMPORTANZA DELLA TARGHETTA ADESIVA.
Mi è stato chiaro fin da subito che senza non sopravviveremo e che le maestre quando ci dissero "Se volete, etichettate anche ogni colore", intendevano "DOVETE etichettare anche ogni colore". Ora capisco il business che c'è dietro e il perché di tutti quei post sull'argomento che ho ignorato per l'intera estate.
L'ENTRATA E' UN' ALZATACCIA MA ALL'USCITA SI VA IN
TRINCEA. Mi è stato chiaro fin da subito che senza non sopravviveremo e che le maestre quando ci dissero "Se volete, etichettate anche ogni colore", intendevano "DOVETE etichettare anche ogni colore". Ora capisco il business che c'è dietro e il perché di tutti quei post sull'argomento che ho ignorato per l'intera estate.
Abbiamo dovuto rimettere la sveglia indietro di un'ora ma, a parte per me, che in quell'ora mi occupavo di una casa un po' complicata e che ora, senza guida, e' in autogestione, loro non sembrano averne risentito piu di tanto e l'entrata fila via liscia. Altra storia è l'uscita. Mai avrei pensato, né immaginato di trovarmi di fronte ad un intero paese asserragliato davanti ad un cancellino. Con spintoni e botte da orbi per vedere chi per primo recupera il "suo". Puoi farcela solo se hai un'esperienza almeno dalla 3° in su, io ho battuto in ritirata e gli ho detto "Quando esci, mamma ti aspetta all'angolo laggiù"...e così nessuno si farà male. Speriamo.
NEVER END STORY. I COMPITI.
Io lo dico subito, sono pro-compiti. Senza estremismi né da una parte ne dall'altra, ma credo che una paginetta di A o quattro addizioni in colonna, non abbiano mai traumatizzato nessuno e per rispondere a quel papà che ha spiegato in un'enciclica il perché non ha fatto svolgere a suo figlio i compiti estivi, dico che la carenza di tempo per stare in famiglia, forse sara' sorpreso nell'apprenderlo, ma e' cosa abbastanza comune al giorno d'oggi e aiutare il proprio figlio di fronte ad un volumetto per le vacanze, e' uno dei tanti modi che abbiamo noi genitori per stare con loro e per fare una di quelle cose che durante l'anno, scommetterei, ci sfugge. Qualche protesta ovviamente già c'e', d'apprima nascosta dietro "l'entusiasmo della prima volta", poi velata ma presente, man a mano più vivida e accesa ed oggi sfociata in "Avrò diritto ad un po' di riposo!"...e' passata solo una settimana e che il cielo ce la mandi buona!
(Fine prima parte)
Mamma mia... mi hai fatto tornare a quando lavoravo al centro diurno e nella mezz'ora della paura con un ducato sgangherato del 92, dove per arrivare ai pedali stavo sulla punta del sedile,recuperavo nove bambini in quattro scuole diverse: un incubo. Se poi pioveva, ancora peggio, perché se i figli si bagnano si sciolgono, quindi ci sono ombrelli che cercano di cavarti gli occhi in ogni angolo...
RispondiEliminaMeglio non pensare a quando toccherà di nuovo a me...
Mi accontento di nido e scuola dell'infanzia, per ora...
In effetti sto tremando al pensiero della pioggia!
EliminaOddio che emozione, il primo giorno di scuola. Però hai ragione: è qualcosa di così intimo e personale che non si può raccontare, meglio serbarlo nei ricordi! Poi comincio dal fondo, nel senso che anche per me i compiti non hanno mai fatto male a nessuno e, come te, sono per la via di mezzo. Leo quest'anno aveva davvero tanti compiti (e li ha fatti tutti, anzi, se non li faceva bene la mamma glieli faceva anche rifare) tanto che più di una mamma ha detto che avrebbe protestato. Diciamo che la via di mezzo è la cosa migliore, appunto. Qui da noi i bambini vengono consegnati uno per uno a mamme o nonne o baby sitter autorizzate con delega, quindi immagina cosa non c'è davanti alla scuola all'ora di uscita! Non mi resta che fare un grosso in bocca al lupo a entrambi i tuoi piccini, perché il primo giorno è un GRANDE giorno!
RispondiEliminaNoi non facciamo il tempo pieno. Leo alle 13 è fuori, credo che un po di compiti per fissare meglio il lavoro della mattina, siano più che utili!
Eliminaio ci sono passata l'anno scorso con la prima elementare e quest'anno con il primo anno di asilo.. come dici tu anche io quest'anno avendo un pò di esperienza dell'anno passato ho iniziato l'anno dicendo e che il cielo ce la mandi buona!! Per me è un ossessione vedere le mamme che brancano i figli all'uscita gli fanno fare una capriola per togliergli la cartella dalle spalle e tirar fuori in mezzo alla strada diari e quaderni per vedere se ci sono compiti da fare.. io sono pro i compiti ma nei limiti soprattutto nel fine settimana.. in bocca al lupo per queste due belle esperienze..
RispondiEliminaFine settimana, le mamme degli altri anni, mi dicono che non ne fanno anche perché vanno a scuola di sabato
EliminaQui ti fanno etichettare tutto dall'asilo...ma io me lo dimentico sempre, soprattutto sui vestiti!! Devo dire che ho ringraziato il cielo di aver avuto a che fare con gli stickers in questione quando si è trattato dei pennarelli...ti immagini farli a mano??!?!?!?
RispondiEliminaPer l'uscita qui in Francia con il plan vigipirate post attentati è un casino, i bambini escono uno alla volta quando le maestre vedono una mamma e lo lasciano solo quando la mamma è vicino al portone, per essere sicuri vada nelle sue mani. Entrata stessa cosa, prendono il bambino praticamente solo dalle tue mani e io faccio una fatica perché i miei partono in quarta senza nemmeno salutarmi!!!
Concordo in pieno sui compiti!
L'entrata qui scorre bene: si apre il cancellino e entrano in fila solo i bambini. L'uscita è uguale che da te, con i genitori che si tuffano per recuperare prima possibile il proprio! Grande caos di traffico, ma noi abitiamo vicino alla scuola e quando potrò andrò a piedi
EliminaHo comprato un'etichettatrice in prima elementare e la uso ancora in prima media, una figata. Ho riso alla folla al cancello, ma solo perchè ormai ne sono fuori! Dei libri, invece, che te lo dico a fare! In bocca al lupo per tutto!
RispondiEliminaIo sto pensando di dirgli "la roba tua è quella senza etichetta!" ...dici che sta brutto?!?!
Eliminaio ho fatto uguale il primo anno..e anche il secondo e poi il terso..scrivevo un po con il pennarello e la mia amica paziente mi faceva un po di etichette per pietà.......
Eliminanon parliamo del nome sugli oggetit. Sono ancora traumatizzata dal nome sul pennarello E sul tappo
RispondiEliminaSul tappo????????
EliminaCerte emozioni non si riescono nemmeno a spiegare...
RispondiEliminaCavoli il nome sui pennarelli e tutto il materiale...
Io ho etichettato solo i libri e quaderni!
EliminaWow, doppia emozione a casa Piky!!!! Bellissimo!!!
RispondiEliminaDa noi, da sempre, chiedono di etichettare tutto, ma proprio tutto, è un lavoraccio ma sempre meglio che dover continuamente acquistare cose nuove.
Per i compiti concordo con te, un po' di lettura, qualche addizione è un po' di scrittura non hanno mai fatto male a nessuno. Io ho comprato un libro e durante l'estate abbiamo fatto i compiti anche se non richiesto.
...che poi è anche un modo in più per tenere impegnata una giornata che altrimenti a parte i giochi, sarebbe pure noia.
EliminaViva le emozioni!! Mi hai fatto sorridere, con i tuoi retroscena e un pò tremo al pensiero del prossimo anno. Intanto, però, mi godo l'ultimo anno di materna che vede il ricciolino non proprio entuasiasta, a dire il vero. Pro compiti anche io ma con parsimonia, soprattutto se i bimbi stanno a scuola dalle 8 alle 16.30 tutti i giorni, secondo me basta qualcosa nel fine settimana, alle elementari. Poi alle medie è un'altra storia!
RispondiEliminaLeo ha la scuola fino alle 13, se fosse un tempo pieno capisco il "no" ai compiti ma nel nostro caso, mi sembra una cosa normalissima. Mi dispiace un po' che vada a scuola anche il sabato, perché due giorni tutti per noi, me li terrei volentieri
EliminaQuello che mi ha sconvolta autenticamente sono i 10 libri.
RispondiEliminaMa come 10 libri? Noi tipo due... tre se conti inglese. Anche ora in quarta. Povero cipollino, lo vogliono già ingabbiare ahahahah
per il resto... sui compiti la penso come te :-D
Si dieci Puff e non scherzo, sono volumetti non esagerati ma messi insieme non entrano nello zaino. Mi hanno spiegato che sono divisi per trimestre.
EliminaFantastica!!! sono d'accordo su tutta la linea. Io ho usato pennarello indelebile. dici troppo?
RispondiEliminaahahah grazie, lo ricorderò per il futuro! :D soprattutto le etichette, anche io avrei sottovalutato l'argomento :)))) per l'uscita invece già intuivo che sarà un problema, visto che passo ogni giorno davanti a una scuola elementare, andando a prendere P. alla materna (a proposito di nuove emozioni) e non invidio per niente quelle mamme. Ma arriverà anche il mio momento :)
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