Lei
vorrebbe avere figli, un po’ perché si sente tampinata da chi ha intorno, un
po' perché sente l'orologio biologico che avanza e un po' perché vorrebbe dare
uno scopo diverso alla vita che ha ora per le mani. Non sente un gran senso
materno in realtà, anzi lei stessa dice che i figli non sono fondamentali nella
vita di una donna. Ne vorrebbe uno già bello e cresciuto. Sui 4/5 anni potrebbe
andar bene. E' preoccupata per il parto, non vuol sentire dolori, la
impensieriscono le notti insonni, e tutte quelle pratiche che vanno
dall'allattamento fino a quando non si alimenterà a fast food. E poi la vita
sociale sarà da buttare, e il lavoro, caspita il lavoro, insomma una gatta da
pelare mica da ridere...
ecco questa "lei" potrei tranquillamente essere "io" più giovane di sei anni,
una "io" che ovviamente ora non esiste più, e che al suo posto ne ha lasciata un'altra che ogni mattina, nonostante le corse, i deliri, le notti in bianco e la fatica, guarda i suoi figli e tocca il cielo con un dito.
La domanda arriva lì un po’ a
bruciapelo, si parlava di tutt'altro, ma è evidente che lei sta prendendo un po’
le misure, sta cercando di capire come regolarsi e se le "conviene".
Non sto lì a spiegare che ce la farebbe anche lei, che si organizzerà e che con un aiuto qua e uno la, tapperà i buchi creati da vacanze e influenze. Potrei dirle che la "mia carriera" o per lo meno quella che vedono dal di fuori gli altri, la potrei mandare tranquillamente alle ortiche se i miei figli avessero la necessità di me a tempo pieno ma non capirebbe, non ora. La prenderebbe per frase fatta mentre è realtà. Benedico il lavoro, le opportunità che mi (ci) da e la soddisfazione che porto a casa a ogni progetto andato a buon fine, ma ho una scala di priorità che si è modificata radicalmente nel corso degli anni e questa modifica non mi ha mai trovata scontenta.
La cosa che più di tutte la spaventa comunque è l’assenza d’istinto materno, che non c'è, non lo avverte ed anzi se ci pensa fitto fitto, quasi quasi si impensierisce. Non prova nessuna attrazione per il cambio pannolino, non le manca neppure donare le sue tette al mondo per allattare in ogni dove, eppure eppure sa che vuole essere madre, lo sente, lo avverte. “Qualcosa dentro di me scalpita” mi dice.
Poi tace, mi guarda e aspetta in silenzio, so cosa vuole, so cosa cerca: non spiegazione, non consigli, non la verità, la mia verità. Quello che attende, quello che le serve è solo una spintarella, basterebbe dirlo in stile natalizio e già basterebbe, "buttati che è morbido" e forse si butterebbe. Ne sono certa di questo e lo so perché sei anni fa, ne avrei avuto bisogno anche io e andavo cercandola a mani giunte.
Poi istinto o non istinto, è arrivato il coraggio e il resto della storia la conoscete.
ecco questa "lei" potrei tranquillamente essere "io" più giovane di sei anni,
una "io" che ovviamente ora non esiste più, e che al suo posto ne ha lasciata un'altra che ogni mattina, nonostante le corse, i deliri, le notti in bianco e la fatica, guarda i suoi figli e tocca il cielo con un dito.
"Tu che sei una
donna in carriera come fai?"
"Più che in carriera io direi che sono solo una donna che lavora e di mamme
che lavorano, credimi, ce n'è'".
Non sto lì a spiegare che ce la farebbe anche lei, che si organizzerà e che con un aiuto qua e uno la, tapperà i buchi creati da vacanze e influenze. Potrei dirle che la "mia carriera" o per lo meno quella che vedono dal di fuori gli altri, la potrei mandare tranquillamente alle ortiche se i miei figli avessero la necessità di me a tempo pieno ma non capirebbe, non ora. La prenderebbe per frase fatta mentre è realtà. Benedico il lavoro, le opportunità che mi (ci) da e la soddisfazione che porto a casa a ogni progetto andato a buon fine, ma ho una scala di priorità che si è modificata radicalmente nel corso degli anni e questa modifica non mi ha mai trovata scontenta.
La cosa che più di tutte la spaventa comunque è l’assenza d’istinto materno, che non c'è, non lo avverte ed anzi se ci pensa fitto fitto, quasi quasi si impensierisce. Non prova nessuna attrazione per il cambio pannolino, non le manca neppure donare le sue tette al mondo per allattare in ogni dove, eppure eppure sa che vuole essere madre, lo sente, lo avverte. “Qualcosa dentro di me scalpita” mi dice.
Poi tace, mi guarda e aspetta in silenzio, so cosa vuole, so cosa cerca: non spiegazione, non consigli, non la verità, la mia verità. Quello che attende, quello che le serve è solo una spintarella, basterebbe dirlo in stile natalizio e già basterebbe, "buttati che è morbido" e forse si butterebbe. Ne sono certa di questo e lo so perché sei anni fa, ne avrei avuto bisogno anche io e andavo cercandola a mani giunte.
Poi istinto o non istinto, è arrivato il coraggio e il resto della storia la conoscete.
Mamma mia, come mi rivedo anni fa in questo tuo post! Potrei essere io, che interrogo le colleghe e sondo il terreno, presa dalla voglia di diventare madre ma senza sapere bene cosa mi aspettava e tenendolo. E pure adesso, potrei essere te la mattina, solo a guardare un figlio solo anziché due...
RispondiEliminaMa poi, questa spintarella, l'hai data o no a Lei?
No non gliel'ho data, non mi sento di dare consigli così. Le serve il coraggio, che offuscherà la mancanza, o presunta tale, dell'istinto e il coraggio a una donna non manca mai
EliminaIo a 25 anni avevo meno paure mi sarei buttata volentieri...Sono diventata piu' fifona e ansiosa crescendo...
RispondiEliminaIl coraggio e' inversamente proporzionale all'età ...purtroppo ....ma è inevitabile!
EliminaLeggevo la risposta che hai dato a Mamma Avvocato... hai fatto benissimo a non dare consigli. L'essere mamma è troppo importante, ti cambia troppo la vita e bisogna deciderlo da sole!
RispondiEliminaAssolutamente d'accordo...e chi se la sente di dare una spintarella del genere?!?!
Eliminabeh, forse anche io son stata spinta più dalle amiche che avevano bimbi - e ce la facevano - e dall'orologio biologico che dal senso materno...più dal senso romantico della gravidanza che da una presa reale di coscienza. la spintarella? boh, non ricordo se l'ho avuta e se l'ho cercata esplicitamente, ma come dici tu ho imparato a essere madre strada facendo :-)
RispondiEliminaLa spintarella forse l'abbiamo cercata tutte, più che altro io mi ricordo che cercavo rassicurazioni che alla fine tutto sarebbe stato facile e naturale, ci serve sapere che non è così stravolgente come pensiamo...ecco forse lei cercava proprio questo, ed io non le potevo mentire!
EliminaAnche a me chiedono spesso come fai. Eh,fai. E da me, carrierista convinta e affermata, nessuno si aspettava che avrei dato priorità ai bambini! Ovvio che lavoro, ma la testa cambia. Solo che lo sai dopo.... buttati che non è morbido ma lo diventa!
RispondiEliminaÈ la capacità che abbiamo noi donne di far uscire fiori dai cannoni!
EliminaCiao,
RispondiEliminaho scelto il tuo post per la Top of the post di questa settimana :-)
http://www.damammaamamma.net/2016/04/top-of-the-post-4-aprile-2016.html
Grazie! Già te l'ho detto ma replico: essere scelta per questa rubrica mi emoziona sempre perché c'è la conferma che parlando con il cuore e con la sincerità, si avvia il vero confronto che poi è' ciò che cerchiamo.
Eliminama chi è che, onestamente, prova attrazione per il cambio di pannolino? L'istinto materno secondo me è una di quelle cose che più ci pensi e meno ce l'hai. Non lo puoi capire razionalmente, se cerchi di spiegarlo, sfugge.
RispondiEliminaMa se dentro di lei qualcosa "scalpita" io dico che c'è.
Eccome se c'è.
....e' la natura che chiama anche se a volte si ricevono così tante spinte dall'esterno che questa natura diventa più artificiale, io la mia personale spintarella non gliel'ho data proprio per questo..
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