Dopo "La strada verso casa" che mi aveva cosi deluso tanto da averlo abbandonato a
metà, mai avrei pensato di trovarmi a rileggere un libro di Fabio Volo. Dopo il
successo d' esordio e man mano, che leggevo le sue storie, sentivo
che era sempre più distante da me, sempre più lontano dal mio modo di vedere la
vita e da come io concepisco il suo affrontarla.
Fabio Volo è di sicuro un
grande oratore e forse anche un coinvolgente scrittore, un radiofonico per
eccellenza ma forse io sto diventando troppo "vecchia" per
condividerlo.
Fatto è però, che la trama di E' TUTTA VITA, quel trafiletto che
sta sul retro della copertina, l'ho letta lo stesso e mi ha fregata. Ho
comprato il formato ebook e, in due serate nette, ho divorato i 28 capitoli.
Se
sei donna, se sei moglie/compagna, sei mamma, questo libro lo devi leggere,
anche se sei uomo, marito, compagno, papà, dovresti, però credo che Fabio
l'abbia scritto più che altro per noi. Non so nemmeno se c'è
dell'autobiografico nella storia, forse sì, è così vera che nessuno studio che
possa aver fatto sul tema gli sarebbe valsa una preparazione così
completa.
Nasce un figlio ed è crisi di coppia. Inevitabile. Scontata.
Pochi ne sono stati immuni, lo sconvolgimento di diventare genitori, si riversa
anche lì, nell'essere uomo donna, nel dover riscrivere i legami di una coppia
che c'era prima ma che ora non c'è più.
"Si
dice che quando ti nasce un figlio, una parte di te in quell'istante muore. È
così è stato. Da quel momento io e Sofia non siamo più stati gli stessi, né
come individui né come coppia"
....
"Il primo
periodo è eccitante anche se devi cambiargli il pannolino....poi quando la
novità svanisce, quando l'entusiasmo se ne va, cominciano le difficoltà, se ne
va la poesia e arriva la vita".
Un luogo comune è vero, ma ben fatto e su
cui potrei scommettere che tutte o quasi, siamo passate.
Ho letto quelle
pagine cercando di abbandonare il mio punto di vista, da mamma appunto, e ho
provato a capire il papà. In realtà quelli che ne emerge, è un uomo/papà che
nonostante l'entusiasmo dei primi tempi, è reticente ad abbandonare la sua vita
di prima, né e nostalgico, è uomo che non vuol crescere in realtà è, dal racconto, in realtà, non ne esce
benissimo, però c'è dell'altro, per lo meno è quello che ho visto. Una lei, che
potrei essere io o qualunque altra donna/mamma, capace di essere un elicottero
sopra le spalle del compagno/papà. Osserva, scruta, a volte interviene e
giudica ma non parla, non esprime dissapori, non racconta i pensieri tristi i malumori, tutt'al più mugugna, peggio ancora sta in silenzio. Di sicuro si sente quella che ne sa più di tutti: d'altronde è la mamma, lei!
"Leo sembrava figlio suo, non nostro. Ha iniziato a chiedermi le cose in un modo diverso, come fosse diventata il capo....pareva non fidarsi di me, spesso mi parlava come a un figlio poco intelligente..."
"Qualsiasi cosa dovessi fare, sembrava avessi bisogno della sua supervisione...controllava tutto".
Ecco su questo ho riflettuto. Anch'io ero così, forse a volte lo sono ancora, e leggerlo e notarlo dall'esterno non mi è piaciuto.
Leggevo e pensavo "E' successo anche a me". Pagina dopo pagina, frase dopo frase.
Questo libro, non è un libro, lo considero un manuale, che se avessi avuto sotto mano ai tempi della nascita di Leo, mi sarebbe servito molto più di Tracy Hogg.
A Fabio Volo dico bravo, ti do un'altra change per il prossimo libro ma posso correggerti un pensiero?
Leggevo e pensavo "E' successo anche a me". Pagina dopo pagina, frase dopo frase.
Questo libro, non è un libro, lo considero un manuale, che se avessi avuto sotto mano ai tempi della nascita di Leo, mi sarebbe servito molto più di Tracy Hogg.
A Fabio Volo dico bravo, ti do un'altra change per il prossimo libro ma posso correggerti un pensiero?
"Si dice che quando ti nasce un figlio, una parte di te in quell'istante NASCE CON LUI. È così è stato. Da quel momento io e il Principe non siamo più stati gli stessi, né come individui né come coppia"
Con questo post partecipo al Venerdì dl libro di HOMEMADEMAMMA
Con questo post partecipo al Venerdì dl libro di HOMEMADEMAMMA
A me Fabio Volo sta pesantemente sui maroni.
RispondiEliminaPerò dopo questa recensione mi hai fatto venir voglia, almeno questo, di leggerlo.....
Detesto Fabio Volo però... mi stai incuriosendo.
RispondiEliminaUn po' di curiosità me l'hai messa, eh!
RispondiEliminaMi sa che lo leggerò!
anche io ho fatto la recensione su questo libro. E pure io sono giunta alla tua stessa conclusione. A me è piaciuto il suo punto di vista mi ha fatto sorridere e riflettere e penso che la sua lettura sia adatta a tutte noi donne, mogli mentre l'ultima parte la trovo perfetta per un uomo.
RispondiEliminaDevo assolutamente leggerlo, sono troppo curiosa!
RispondiEliminaAnch'io ho proposto questo libro oggi ma non ne sono stata molto entusiasta. Pur condividendo alcuni tratti del libro, non ho proprio amato il modo di scrivere di Fabio Volo...
RispondiEliminaMmmm, dire che sono in dubbio se leggerlo o no, e' dire poco. Da una parte il tema mi ispira, dall'altra, Fabio Volo come scrittore non mi piace...vedremo!
RispondiEliminaComunque hai ragione: sono luoghi comuni ma veri.
Io adoro Fabio volo e sono di parte!
RispondiEliminaMuore un a parte di noi e ne nasce un'altra...
Il libro mi è piaciuto tanto...mi sono trovata spesso ad avere i pensieri di lui e spesso ho visto i comportamenti di lei...Lo consiglio prima dopo e durante!! Per ridimensionare un po' tutto. Per non continuare a pensare che l'arrivo di un bambino sia quello che si vede nei film , ma è uno meraviglioso faticoso stravolgimento! poi si assesta tutto, con un nuovo equilibrio.
Anche io sono rimasta delusa da Fabio Volo: i primi due libri (Esco a fare due passi e E' una vita che ti aspetto) mi hanno fatto ridere da morire e riflettere, gli altri due (di cui neanche ricordo il titolo, per dire) non mi hanno fatto impazzire...ah sì, "Un posto nel mondo" forse un po' mi era piaciuto (me lo sono anche fatto autografare, visto che era venuto a presentarlo alla mia università quando ancora ero studentessa!) poi l'ho mollato. Mi sembrava scrivesse solo una sfilza di luoghi comuni. Comunque potrei dargli un'altra chance, come dici tu...in questo senso, comunque, mi aveva fatto riflettere anche "Il padre infedele", di cui ho parlato sul blog ma mi sembra che ne avessi parlato anche tu...o Mamma Avvocato o entrambe ahaha siete tra i miei due punti di riferimento e ora non ricordo <3 anche in quel caso veniva trattato il tema dal punto di vista del padre, ma senza luoghi comuni, anzi...abbastanza cinismo e realismo. Magari questo di Volo può essere utile anche a mio marito ;)
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