"UN'ESTATE DI PACE E DI NOIA"

Ho detto no ai centri estivi, un po’ perché lo scorso anno avevamo avuto una brutta esperienza, un po’ perché lui sul punto aveva le idee piuttosto chiare e un po’ perché il ricordo delle mie vacanze mi ha di sicuro influenzato. 
Ai miei tempi i campus non esistevano o se esistevano, noi di certo non sapevamo cosa fossero; a mala pena c'era la disponibilità dell'asilo d'inverno e al più per l'estate potevi ricorrere alla colonia o a qualche gruppo di boy scout. Io non ho fatto né l'uno né l'altro, io le mie estati le ho passate quasi tutte, completamente a casa e, rari, sono stati pure i soggiorni al mare perché c'era poco da programmare con uno stipendio solo e tre figlie da crescere, nonostante ciò io delle mie estati, ho un ricordo stupendo.
Iniziavano con l'ultimo giorno di scuola che allora era proprio l'ultimo e non c'era il "libero arbitrio" su questo, il giorno prima si andava scuola il giorno dopo era vacanza, punto. 
Ad attenderci nessun programma da lì a tre mesi, ma solo un bel bagaglio di giorni vuoti, e per riempirli, a parte la fantasia, avevamo poc'altro. 
Rispolveravo la bici che mi portava dappertutto e dove si andava rigorosamente in due e "casa" era il posto, dove tornare a ore pasti. 
Se ero fortunata, potevo contare su cinquecento lire per un gelato vero, ma a volte ne avevo solo duecento e mi bastavano per un ghiacciolo, altre ancora non avevo nulla e allora mi capitava di dividere un cono con quel l'amica che aveva il mio stesso problema e capiva. 
Estate per me era "la fiera del paese", dove magari non compravo nulla o per lo meno, solo qualcosa di strettamente necessario, ma dove il "gavettone" la faceva da padrone e ne tiravamo così tanti che spesso dovevano arrivare i vigili a farci smettere. 
Estate per me erano le passeggiate in pineta con mia madre di prima mattina, uno zaino con la merenda dentro e un sacchetto vuoto da riempire con i pinoli trovati. Estate erano le serate passate fuori al fresco e a correre dietro alle lucciole che non so da quanto tempo io, non vedo più. 
Estate era il gioco della campana, disegnata sulla piazza sotto casa, non era necessario un gesso, poteva bastare anche un sasso che scrivesse un po', o quello dell'elastico o "le belle statuine" o "nomi, frutta e fiori". Estate era un pallone per improvvisare una sfida a pallavolo e se una schiacciata troppo forte lo faceva finire sulla greppa a fianco, ti toccava andarlo a riprendere e il divertimento era anche quello.
Estate per me era andare con mia nonna al lavoro, lei che prestava servizio da una famiglia in città, a volte mi portava con sé io adoravo quelle giornate e l'aiutavo ad annaffiare i fiori. 
Il culmine dell'estate era la sagra del paese o i rari sabato pomeriggio passati nell'unica piscina che c'era nei paraggi, grandi cose non ne avevo, ma abbondavo in amici e questo faceva la differenza. 
La mia estate finiva sempre con il giro settembrino alla "Standa" per comprare tutto l'occorrente per l'anno successivo e dove andavamo perchè "costava meno" ed anche in quel caso non era detto che si potesse comprare. 
Ecco io le mie estati le ho passate così, tra pace e noia, ma erano estati bellissime e questo auguro ai miei figli: perciò che ho detto "no" ai centri estivi.

Un ringraziamento speciale va all'Ipernonna senza la quale tutto ciò non sarebbe stato possibile.

Commenti

  1. Io mi son passata per ben tre anni ben venti giorni ogni volta, in colonia, quella della Fiat, un incubo per me e quando tornavo mi aspettava il Cre, perchè dove abitavo io c'era già pur essendo negli anni '70. I miei genitori lavoravano entrambe e da qualche parte dovevano pur metterci. Andavamo anche una settimana al mare, stesso posto per anni, stessa spiaggia, stesse persone, bellissimo. Miciomao non va la Cre, non vuole e a me va bene, ci prendiamo i nostri tempi, facciamo ciò che desideriamo quando sono a casa, quando è a casa con papà vanno al lago.

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    1. Sulla colonia ho sempre sentito storie di malcontento...anche mia madre la ricorda come un incubo. Noi siamo fortunati abbiamo l'alternativa della nonna che ci permette di godere dell'estate come vogliamo, senza di lei ci sarebbero i centri estivi anche qui perché noi si lavora tutta l'estate.

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  2. Le mie estati invece erano fatte di tanta montagna e qualche viaggio, però in montagna c'era quello che scrivi tu: la pizzetta al posto del ghiacciolo, il pallone, le corse, bastoncini, mirtilli,le guie del torrente in cui fare il bagno e tanti tanti amici e ci bastava!
    E poi il lago e i nonni, con tanti cartoni e il gioco dell'ora o il domino quando pioveva.
    Capisco cosa intendi e forse hai ragione tu. Io quest'anno l'ho iscritto al centro estivo per tre settimane ma sono già un po' pentita.

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    1. La stessa cosa è successa a me lo
      Scorso anno, l'ho iscritto ed ero già pentita in più ci si è messa un'esperienza che non era proprio desiderata e l'ho ritirato. Tra l'altro qui da noi, molti di questi centri sorgono improvvisati da persone che spesso nel resto dell'anno fanno tutt'altro.

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  3. Anche le mie estati erano così e per questo bellissime. La passavamo nella casa di campello con le mie cugine a organizzare lo spettacolo di fine estate. Pomeriggi interi a scrivere, fare le prove, cucire costumi e dipingere scenografie ....credo di non essere mai stata così felice:-) ora è tutto diverso ma in questo mese di luglio abbiamo preso una casetta al mare dove Michy è libero di girare da solo in bici e giocare con altri bambini.

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    1. Il mare d'estate è quello che di più bello ci può essere per un bambino, soprattutto perché è libertà allo stato puro...una capatina da queste parti la fate?

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    2. Ad agosto di sicuro ma immagino voi sarete al mare

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  4. Anche io ho fatto la stessa scelta per mia figlia: nessun campo estivo, tanto tempo con i nonni, tutto il giorno in giardino. I bambini non si annoiano, come dici tu sanno sempre colmare i vuoti con la fantasia. Ricordo con piacere le mie estati semplici con giornate in spiaggia libera e giochi improvvisati con i bambini vicini di casa.
    Baci.
    Ketty

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    1. Credo che non sempre debbano essere stimolati proponendogli chissà quale attività...la noia ha la sua importanza!

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  5. Ottima scelta: trovo giusto il tuo ragionamento e, se si ha la possibilità, con un po' di aiuto da parte dei nonni, perché non dare hai nostri figli anche la possibilità di annoiarsi?!

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    1. Come dicevo tutto ciò è stato possibile grazie alla nonna che si è resa disponibile ed io per prima so che non si è presa un impegno facile, però abita in "campagna" e hanno tanto di quello
      Spazio per scorrazzare che non potranno annoiarsi più di tanto.

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  6. Anche per me le estati erano un'enorme distesa di tempo libero, ozio, noia e aria aperta. Abitavo in campagna, e anche per me le attrattive principali stavano tutte nel piazzale della chiesa con la sagra d'agosto e le spese al mattino con la nonna: il lattaio, il panificio, la macelleria. Il fruttivendolo invece arrivava con il suo furgone, si fermava fuori dal cortile. E io salivo su, aggrappandomi alla cesra di ferro piena di angurie. Sono felice di essere riuscita finora a garantire lo stesso ozio e pace e noia come dici tu ai miei figli. Non so fino a quando sarà possibile. Spero di riuscirci sempre, a dire il vero.

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  7. Idem. Bici, pattini, bagno nella vasca da bagno reduce da chissà quale ristrutturazione messa in cortile con l'acqua del pozzo ghiacciata che era sempre finita prima di potersi scaldare.
    C'era l'argilla da raccogliere e vasi da fare. La nonna da raggiungere in bici a 10 km in bici per la campagna. Ginocchia sbucciate, sessioni di pesca con filo e bastone ai laghetti dietro casa. Zanzare. Tante zanzare. Autan=0. Partite di calcetto al campetto del paese. Pallone rigorosamente super Tele e prega non si buchi. Meravigliosi ricordi. Libri letti tutto in un fiato che tanto c'è tempo! Ma io purtroppo non posso fare altro che usufruire dei centri estivi...anche se quest'anno ho precettato tutti i nonni per almeno un giorno a testa, così su 7 giorni 2 con noi, 2 con i nonni e i restanti tre tra cavalli e piscina. MI sembra un buon compromesso....ed è l'unico che possiamo raggiungere, quindi ci piace!

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  8. I miei genitori lavoravano, per cui andavamo in colonia, ma a me piaceva: era in montagna, si andava a vedere i cervi che la sera bevevano alla pizza, si giocava nei boschi per venti giorni. Andavamo al mare, cosa che ora non ci possiamo permettere, e si stava giù in cortile a giocare con gli amici. Barbie, monopoli, correre sotto gli spruzzini e bagnarsi tutti... Ci bastava poco per divertirci.
    Stavamo tanto a casa da sole, io e mia sorella, ma in giardino con gli altri bambini c'era il nostro mondo.
    Ora non si può più stare a casa da soli, ti denunciano per abbandono di minore, per cui per i genitori che lavorano i centri estivi sono una scelta obbligata...

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  9. Sei anche tu fan di Biagio o è solo una coincidenza il titolo?
    Comunque evviva le estati di pace e di noia, le ho passate anch'io e ora le rimpiango perché nonostante tre settimane di ferie ad agosto, non sono mai così serena come un tempo...

    Maira

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    1. Non è una coincidenza!!!! Infatti il titolo è tra virgolette! ;-)))

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  10. Anche noi stiamo vivendo un'estate di "pace e noia" ... e ci piace così. Certo però che siamo fortunati perché possiamo contare sull'aiuto immancabile dei nonni!

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  11. Condivido a pieno, anche per i miei piccoli, giardino nonni e un po' di noia che aiuta a scoprire interessi nuovi.
    Dobbiamo, però, ricordarci che grande fortuna sono i nonni per questa nostra epoca così di corsa.


    Un abbraccio
    Flavia

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  12. le mie estatati come le tue non erano niente di programmato.... qui l'estate si lavora e di solito le vacanze nonsi fanno ..... c'erano i centri estivi ma anche io stavo con la nonna ...bici alla mano e via......
    e così ho sceto per i miei figli ..... livbertà noia e fare cose semplici........ non so se andremo da qualche parte ma ..per ora no....e ci godiamo la noia ...che la sua giusta importanza
    veronica
    buona estate

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  13. Le tue estati sembrano le mie! Io avevo i nonni sempre a disposizione, anche per i gelati!
    Quest'anno avevo deciso Niente campus. Sono durata 3 giorni!

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