SPORTELLO D'ASCOLTO (guardare la vita da un altro punto di vista)

All'asilo di Leo hanno organizzato un Punto d'Ascolto: colloqui individuali di un'ora con una psicologa specializzata in problematiche dell'età infantile e disponibile a raccogliere dubbi e ansie di noi genitori. Lo scorso anno avevano fatto la stessa cosa con incontri di gruppo ma l'iniziativa non aveva riscosso un gran successo, quest'anno invece il tete a tete è piaciuto, e in molti hanno aderito. 
Per trovare un posto libero, ho faticato un po' ma alla fine, pure io mi son guadagnata la mia ora di "sfogo".Ho sempre pensato che parlare con un estraneo fosse più facile che farlo con un conoscente, mi sbagliavo, però alla fine è prevalsa la curiosità di sapere e mi sono sciolta. Non sono entrata sullo specifico anche perché grandi questioni, per fortuna, non ne ho, più che altro ho fatto una panoramica generale ed ho cercato spunti per migliorare. Ne è venuta fuori una piacevole chiacchierata e voglio condividere con voi le conclusioni.


Non si ama mai troppo un figlio.

Il timore di dargli troppo è reale solo se riguarda cose materiali. In questo caso è addirittura pericoloso. Sotto l'aspetto morale, invece, nessuna attenzione sarà mai esagerata. I bambini hanno assolutamente bisogno di sentirsi al centro del nostro mondo, essere egocentrici ora, gli permetterà di non esserlo in futuro. Baciarli, abbracciarli, cullarli, anche adularli sono gesti che ne rafforzano l'autostima e che li faranno crescere con il pieno d'amore. Solo così da adulti, sapranno "ridare" e saranno loro, quando lo vorranno, a mettere limiti ai nostri gesti d’affetto.  

Il coosleeping è vecchio come il mondo.

In natura ogni cucciolo dorme vicino alla madre: è istinto. Quindi nessuna paranoia, se è vissuto da tutti come un piacere e non preclude nulla alla coppia. Non lo si sta viziando, ne limitando l’autonomia, il distacco alla fine ci sarà comunque, e sarà anche questo un passaggio naturale.
La gelosia è minore se i figli sono di sesso diverso
Di contro c’è che in tutto e per tutto avranno esigenze differenti e sarà necessario predisporre fin da subito degli spazi in casa esclusivi. Secondo la psicologa non è auspicabile ad esempio che condividano la stanza da letto a partire da una certa età. 
Il genitore che sta a guardare, non incentiva l’autonomia
Ovvero la teoria che debba cavarsela da solo in ogni situazione può essere molto pericolosa. Va bene nel caso in cui gli si voglia insegnare a vestirsi/spogliarsi e, in generale, a provvedere alle sue cose ma non è un atteggiamento corretto quando lo si lascia in balia della prepotenza altrui con l’idea che così “si sveglierà”. Il messaggio che arriva in un’età così piccola è che sul proprio genitore non si può contare e quel senso di protezione che loro cercano e che dovrebbe essere naturale dare, è percepito come una grossa mancanza. In pratica se lo scontro è tra bambini con età differenti o la prepotenza è grande e ingiustificata, o ancora, è un singolo contro un gruppo, intervenire senza indugio e con i giusti modi, è doveroso: non lo renderete debole per questo. 
Non chiedete se non il necessario.
Il bambino parla se ne sente la necessità, niente domande a raffica quando andate a riprenderlo all’asilo (colpa mia colpa, mia grandissima colpa), né chiacchiere a fiume all’ora dei pasti. Il dialogo è alla base di ogni rapporto ma spesso l’attenzione di un genitore, è vista come invasione della loro privacy, e di contro serreranno le labbra. Pronti però ad ascoltarli, quando spontaneamente, vorranno confidarsi. 

Detto ciò, riassumendo e ripercorrendo tutti i punti, ecco la morale della mia ora li seduta:

Quando lui mi dice "Mamma, basta baci", non devo assolutamente mettere il muso

Devo essere orgogliosa di saper dormire sopra il comodino, non importa se la causa sia tosse malefica perpetua, influenza da bollino rosso, lagne ingiustificate, pavor notturni, e carinerie simili. E' solo natura!


A breve ci toccherà soppalcare casa, in alternativa possiamo anche traslocare!

Stare a guardarlo per mezz'ora mentre cerca di infilarsi il pigiama è cosa buona, litigare con il genitore del bambino manesco, no.


Lasciarlo confessare mentre faccio pipì,  fa parte dei miei doveri. 


Il prossimo anno mi sa che non vado!





Commenti

  1. anche da noi c'è questa possibilità!! Per ora non mi sono messa in lista. E anche io metto il muso per i baci mancati...

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    1. È stata una esperienza istruttiva, certo un'ora è poco per parlare di tutto ma tanto le regole del gioco, s'imparano giocando.

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  2. Mamma mia, come vi invidio, mamme moderne. Non so cos'avrei dato per avere una psicologa anche per solo un'ora, quand'era piccola mia figlia! Trovo sia un "servizio" intelligente, assolutamente indispensabile. Ho letto con attenzione quel che hai scritto, mi sarei tolta un sacco di dubbi. Per la cronaca, ora che andrò a riprendere i bambini, mi vieterò di far loro duemila domande. Magari mi limito a un "tutto bene?"... spero che almeno questo sia concesso dalla psicologa :D

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  3. PS - Fossi in te ci tornerei, il prossimo anno!

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    1. Ci tornerò eccome, anzi se potessi la sequestrerei per riempirla di domande, però credo che tutte le dritte possibili, poi devono essere riadattate al nostro mondo, a come siamo noi e come affrontiamo le cose.

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  4. Ecco, sulla stanza avrò problemi anch'io, e non ho nemmeno soffitti alti per soppalcare... toccherà traslocare?! poveri noi!!

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    1. L'esigenza di spazi esclusivi credo sia veritiera, già esiste tra persone dello stesso sesso e tra maschio e femmina ancor di più. Si arriverà ad n punto in cui la loro privacy chiederà attenzione e in un modo o nell'altro, se possibile si dovrà intervenire.

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  5. Io non vado in bagno da sola da circa 10 anni...quindi è un mio dovere, devo stare zitta e basta?

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    1. Sembra di si, che poi questa voglia di confessione arriva sempre nei momenti più delicati! Sapessi quante cene ho bruciato per stare ad ascoltare...senza rimpianti!

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  6. che bella iniziativa pero'!!Io temo che dovro' cucirmi la bocca spesso...perché faccio sempre domande a tutti, che hai mangiato, che hai fatto sei stato a prenderti il caffè (marito, mamma, fratello, cognata, nonna...a tutti!!)

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    1. Lo tempesto anch'io di domande ma non cavo mai un ragno da un buco, poi se non chiedo, parte il racconto!

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  7. Mamma Piky mi fai morire con il tuo "lasciarlo confessare mentre faccio pipì", ma lo sai che pure i miei figli vengono a cercarmi per confessarsi mentre sono al bagno, chissà perché....
    Interessanti le cose che ti ha detto, solo un po' in disaccordo col discorso della minore gelosia nel caso i fratelli siano di sesso diverso perché le esigenze sono differenti. Credo la gelosia dipenda tanto dal rapporto che noi genitori abbiamo instaurato dal primo giorno in cui nasce il secondo figlio, io mai vai avuto problemi di gelosia ed ho due maschi.

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    1. Sulla gelosia minore tra bambini dello stesso sesso un po ne dubito anch'io, anzi per certi versi credo che si istauri una complicità che aiuta.

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  8. Mamma Piky le tue conclusioni sono troppo divertenti ma leggere cosa ti ha detto la psicologa è alquanto interessante. Io sono la classica mamma che quando lo va a prendere a scuola gli chiede cos'ha mangiato, che giochi ha fatto, con chi è stato e tremila altre cose e se mi risponde non lo so o no mi ricordo mi viene un gran nervoso. E invece ecco, dobbiamo lasciarlo stare..e in effetti quando ne ha voglia durante il pomeriggio mi racconta un sacco di cose di scuola.
    Spero vivamente di riuscire la gelosia che potrà scaturire in lui quando nascerà la piccola Alice fra un mesetto e spero sia vero che la gelosia sia minore dato che sono di sesso diverso.
    Anch'io cerco di farlo diventare autonomo e vedo che gli piace un sacco fare le sue cose da solo, ma è giusto sapere che non è sempre giusto stare a guardare..
    Beh grazie per il post di oggi, è stato davvero interessante!!
    Buona serata
    Francy

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    1. Sulla gelosia credo che molto dipenda da noi, un po' sarà inevitabile affrontarla, anzi è un bene che venga fuori per poter intervenire al meglio, ma se il grande avrà la percezione che il nuovo arrivato non toglie niente all'amore che mamma e papà nutrono per lui, il più è fatto. Il tempo farà il resto.

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  9. Non avrei il coraggio...anche se a leggere te sembra facile!
    Sei stata bravissima a metterti in discussione!!!

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    1. Pensavo fosse facile ma ti assicuro non lo è stato. La sensazione è di sentirsi studiati ed eventualmente giudicati, ma perché sia un'esperienza positiva è necessario, rilassarsi, fidarsi e parlare.

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  10. La confessione durante la pipì mi mancava... che per me sarebbe già qualcosa il riuscire a farla la pipì. Pupi proprio non vuole che la faccia la pipì, non si è capito come mai, papà può farla in pace, è approvato, ma mamma deve scaricare la vescica con il classico sottofondo di grida e urla... chissà com'è!!!??

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    1. Se non li lascio confessare quando faccio pipì, starebbero fuori dalla porta tra urla e pianti!

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  11. che bella idea!! Quanto mi servirebbe.....interessanti anche le conclusioni! (mi ci sono ritrovata molto...)

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