INIZIAMO DA VENERDI'


Alla vita piace metterci alla prova, darci degli esami e aspettarsi che li superiamo, mettere qualche difficoltà tra noi e gli obiettivi prefissati e allenarci alla sopportazione più di quanto necessario. Alla vita piace fare la madre severa, di quelle che spronano, non compiacciono e a volte istigano pure. Spesso la vita ci ruggisce contro alla Amy Chua per poi magari stimolarci a fare meglio e a dare di più. Un po' come quei tifosi del Giro d'Italia, che sul ciglio della strada distribuiscono pacche sulla schiena gridando "Dai che ce la fai" e dimenano i pugni in aria correndoti a fianco.
Ecco a volte la vita fa così...altre volte invece è semplicemente una stronza!
E' venerdì, la giornata è piena e nemmeno un taccuino sarebbe bastato per incastrare tutto.
Io ho stilato una scaletta in punti precisi ma, di prima mattina, scoprire Cicina che viaggiava sui 38 di febbre, ha aggiunto patema e necessità di un piano B.
Il piano B ha il nome dell'Ipernonna, proclamata seduta stante Beata e che probabilmente a breve diventerà pure Santa. Il suo arrivo, come pronto intervento in meno di un'ora, ha evitato la "catastrofe" ed io sono partita per una dura missione che ha toccato, diversi punti della Regione, centro città compreso, dove esordiva un'annuale e dolce manifestazione che ogni volta fa moria di parcheggi liberi ma che in compenso, moltiplica le multe per divieto di sosta. La zona ztl in questo giorni è terreno minato, varcarla, significa lasciare all'entrata ogni speranza per immergersi in un vero e proprio, girone dantesco, in questo caso quello dei golosi.  Sono entrata correndo e ne sono uscita allo stesso modo con l'odore addosso di Baci Perugina, ma l'orgoglio di aver portato a termine il programma della mattinata.
Il pranzo non era contemplato, non per una questione di dieta bensì perché nella scaletta non c'entrava e l'unica cosa possibile, è stata ingoiare qualcosa di non identificato prima di ritirare Cestino dall'asilo. Nel frattempo la febbre non accennava a scendere e alla domenica mancavano 48 ore. L’obiettivo è esserci e possibilmente in salute: mi serve un pediatra!
Il mio non c'è e chi lo sostituisce sentenzia "La bimba è troppo piccola perché abbia la febbre così alta, devo visitarla, però io da lei non vengo, me la deve portare in ambulatorio!" e questo è il servizio che la nostra Sanità ci riserva!
L'ambulatorio è  in una ridente palazzina di una città vicina, sotto c'è un bar di quelli moderni, dove stanno festeggiando in anticipo la notte di Capodanno ed io in cima alle scale, attendo fuori dalla porta chiusa, perché non è ancora orario di visita. Ho sette kg in braccio particolarmente lagnosi ed assisto, inerme, al solito dramma su chi abbia la priorità.
"Io devo fare un certificato",
"Sì ma io ho l'appuntamento",
"Io aspetto da mezz'ora".
In queste occasioni non sono capace a farmi valere ma so che ogni minuto in più lì dentro, produrrà un notevole aumento di probabilità che qualche altro virus ci si appiccichi addosso.
La "solerte" pediatra arriva in ritardo e per prima cosa si attacca al telefono poi, mossa a compassione, ci visita ed il responso è chiaro: antibiotico!

Al ritorno gli schiamazzi si sentono dal piazzale, Cestino è in preda alla quotidiana crisi ho un sonno che svengo ma con il cavolo che dormo, e per un momento ho visto vacillare anche l'Ipernonna.
Siamo a metà pomeriggio e la sommossa, tra alti e bassi, ci accompagnerà fino a sera, facendoci saltare anche la cena, e non per una questione di dieta!

Il programma? Il programma l'ho finito, ho stilato pure quello del giorno dopo, la febbre è scesa ed io mi son presa a pacche sulla schiena da sola, ma mancano ancora due giorni, non credo sia finita qui ma per ora Mamma Piky /Vita stronza 1-0   (continua)

Commenti

  1. che belle giornate eh! sono contenta che la piccola ora stia meglio... le manifestazioni e i vari varchi chiusi! no commet anche se qualcosa bisogna fare per far capire a questo governo che l'aria che tira non è delle migliori!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I centri città, sono già scomodi di loro, durante questi periodi poi inaccessibili eppure capita di doverci andare ed in qualche modo, dovrò poter accedere, o no?!?!

      Elimina
  2. capisco perfettamente.... anche la mia piccolina ha avuto la febbre alta. si gira pagina!!!

    Vieni a scoprire la mia box..http://emiliasalentoeffettomoda.altervista.org/nonabox-settembre/

    grazie

    Mari

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sperando che la pagina successiva racconti un'altra storia! ;-)))

      Elimina
  3. pacca sulla schina bella grande...forza Piky!

    RispondiElimina
  4. Caspita...bravaaaaaa :)
    forza Cicina!
    darling

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cicina e' una donna ed in quanto tale molto tosta. Si e' ripresa quasi subito io invece sono piuttosto acciaccata!!

      Elimina
  5. Una OLA per Pikyyyyyyyyyyy!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, il tifo ci serve! Come dice il Principe e' come giocare con un uomo in più!

      Elimina
  6. Sante Ipernonne e sante Ipermamme!!! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. So che senza la nonna tante cose non sarebbero possibili ma cerco di non considerare questo aiuto una cosa scontata e non voglio approfittarne. :-)))

      Elimina
  7. O quella dolce manifestazione io la odio con tutto il cuore....forse uno dei pochi momenti in cui detesto Perugia. Per il resto forza mamma wonder!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come mai Francy? Comunque la realtà e' che pochissimi cittadini assistono alla manifestazione, la maggior parte scappano! Sono per lo più turisti e la cioccolata costa tanto!

      Elimina
  8. Tutto nella norma, i mostri entrano in modalità "uccidi la madre" appena percepiscono che hai appuntamenti improrogabili o vacanze in vista. Ormai mi è chiaro. Comunque io sono dell'opinione che Vita Stronza con quelle come noi casca malissimo ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Abbiamo armi di distruzione per eventi come questi ed e' difficile trovarci impreparate!

      Elimina
  9. Applausi per Piky!!!!!! BUUUUUUUUU per la vita stronza!!!
    Mi chiedevo: alle nostre "bravissime" pediatre qualcuno ha mai detto che ci sono tanti campi incolti e forse hanno sbagliato mestiere?
    Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sinceramente se voglio un servizio diverso, mi devo sempre rivolgere ad un privato e questo mi fa montare una rabbia...credo che molto dipenda dal fatto che i pediatri del servizio sanitario, hanno tanti bambini da seguire ma così spesso si da un non servizio!

      Elimina
  10. mitica e imbattibile Piky...2 per te e 0 per la vita stronza

    RispondiElimina
  11. ammazza che giornata! speriamo che la settimana sia iniziata meglio! applausi a scena aperta e stra pat pat sulla schiena!

    RispondiElimina
  12. L'importante è il risultato, poi come questo si raggiunge è un dettaglio. Tieni duro che vinci te!

    RispondiElimina
  13. Per fortuna che almeno hai nonni e nonne....noi sempre stati da soli. A milano e in Kuwait più che mai...
    le loro malattie sono in grado di scombinare tutto...ma pare che servano a loro per i loro anticorpi, perchè li rende più forte e anche noi lo diventiamo.
    Forza Mamma....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Apprezzo di cuore l'aiuto dei nonni. Senza sarebbe veramente difficile ed ammiro chi, come voi, riesce ad affrontare tutto questo, da soli.

      Elimina
  14. guarda non parliamo di quando vai dal pediatra e rischi di tornare a casa con altre 100 rogne attaccate ai tuoi bambini!!!
    per non parlare dei giochi di pezza che ha la nostra nel suo ambulatorio che mi viene il mal di stomaco ogni volta che PiccoloU ci gioca...sono li dal 2007 e nessuno lì dentro ha mai avuto pietà di buttarli in lavatrice mezza volta che sia mezza!!!
    buona guarigione alla tua piccolina :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho visto bambini con la varicella, dover aspettare in sala d'attesa!!! Va beh che son malattie infettive che prima o poi si devono prendere, ma così mi sembra troppo!!!

      Elimina

Posta un commento

Con un commento mi regalerai un sorriso