Il grande anemone rosa troneggia in fondo all’oceano, adagiato su di un fondale da sogno. E’ la loro casa, il loro nido, la culla dove hanno deciso di crescere i loro piccoli. Laggiù, non molto lontano, e protette da una fitta e colorata vegetazione, attendono la vita 400 uova.
“Questa
metà la chiameremo Marlin Junior e quest’altra Coral Junior”
“A me
piacerebbe Nemo”.
Poi
d’improvviso, come spesso e purtroppo accade nella vita vera, un predatore
senza scrupoli, spazza via la casa, il rifugio e tutti i loro sogni e di quelle
400 uova, solo una ne rimane: Nemo.
Oh cavolo quanto mi odio!!!
Ho quasi 40 anni, due figli, un marito, una casa, chili in
più da smaltire, capelli in meno da recuperare, un sacco di problemi nuovi e mi
commuovo davanti alla tv.
Il nastro della memoria si riavvolge e torna indietro di tre
anni.
Alla mia prima gravidanza e soprattutto al mio primo “dopo”, a quando con in braccio 3 kg scarsi, combattevo con giorni e notti insonni, non sapendo tradurre e codificare pianti e veglie, a quando con il Principe facevo “ a gara” per chi fosse il più stanco, e invece di considerarci l’uno il rifugio dell’altro, ne eravamo il pungi ball. Di quando ero incastrata tra il salotto e la camera ma meditavo fughe improvvise e, sprovvista di istruzioni, cercavo di far funzionare la mia nuova vita.
Ho amato mio figlio fin da subito, di questo ho la certezza. L’ho guardato e “PAM!!!”. Fulminata. Come nei film finti. Piuttosto è stato passare da Piky a Mamma Piky che ha richiesto un po’ più di tempo. Ansie e preoccupazioni, tristezza e lacrime, pannolini puzzolenti e coppette assorbi latte, occhiaie nere e attese dal pediatra, fatica e rassegnazione, erano gli ingredienti dei miei primi mesi con lui, mesi complicati e per certi versi difficili.
Alla mia prima gravidanza e soprattutto al mio primo “dopo”, a quando con in braccio 3 kg scarsi, combattevo con giorni e notti insonni, non sapendo tradurre e codificare pianti e veglie, a quando con il Principe facevo “ a gara” per chi fosse il più stanco, e invece di considerarci l’uno il rifugio dell’altro, ne eravamo il pungi ball. Di quando ero incastrata tra il salotto e la camera ma meditavo fughe improvvise e, sprovvista di istruzioni, cercavo di far funzionare la mia nuova vita.
Ho amato mio figlio fin da subito, di questo ho la certezza. L’ho guardato e “PAM!!!”. Fulminata. Come nei film finti. Piuttosto è stato passare da Piky a Mamma Piky che ha richiesto un po’ più di tempo. Ansie e preoccupazioni, tristezza e lacrime, pannolini puzzolenti e coppette assorbi latte, occhiaie nere e attese dal pediatra, fatica e rassegnazione, erano gli ingredienti dei miei primi mesi con lui, mesi complicati e per certi versi difficili.
Oggi, dopo due settimane del mio secondo “dopo”, questi rimangono
solo ricordi. Ansie e preoccupazioni ci sono ma non per i 3 kg che tengo ora in
braccio, pannolini e coppette hanno la portata di gadget e souvenir da
gravidanza e le occhiaie nere hanno lasciato il posto a qualche trucco
salva-sonno. Sarà per quel po’ di esperienza accumulata, sarà che lei è più
semplice di lui, nell’utilizzo, sarà che tempo per essere tristi qui non c’è o
solo che a volte la fortuna bacia anche gli sfigati, ma il buco nero di tre
anni fa non si è aperto ed io godo a piene mani solo delle gioie.
Però non dimentico.
Non lo faccio perché quel buco fa parte della sua/mia/nostra storia, perché è stato il primo passo della mia vita da mamma, il passato che ha segnato il presente.
Non dimentico perché mi ha insegnato e con lui ho imparato, perché non è detta che la fortuna continui a baciarmi e perché le mie lacrime di fronte ad un pesciolino rimasto solo, mi dicono che non sono in cima al baratro, e forse non ci tornerò , ma che se guardo bene, da qui lo vedo!!!
Non lo faccio perché quel buco fa parte della sua/mia/nostra storia, perché è stato il primo passo della mia vita da mamma, il passato che ha segnato il presente.
Non dimentico perché mi ha insegnato e con lui ho imparato, perché non è detta che la fortuna continui a baciarmi e perché le mie lacrime di fronte ad un pesciolino rimasto solo, mi dicono che non sono in cima al baratro, e forse non ci tornerò , ma che se guardo bene, da qui lo vedo!!!
il bello della rete è che quando uno comincia a intravedere il baratro può urlarlo con tanta forza e farsi sentire da mamme lontane che seppure sconosciute si avvicineranno a te per stringerti in un abbraccio di solidarietà... l'importante è non aver paura di urlare!
RispondiEliminaQuoto Mamma Fra che ha detto una cosa bellissima.
EliminaSiamo mamme ci capiamo con mezza parola e questo rende tutto più facile.
EliminaForse non serve nemmeno quella mezza parola :)
EliminaForse non serve nemmeno quella mezza parola :)
Elimina:-)))))!!!! Benvenuta!!!!
EliminaCome mi rivedo nei tuoi ricordi da neo mamma, soprattutto per l'aspetto del pungi ball. Questa cosa mi ha segnato molto nel rapporto con mio marito e anche se ormai sono fuori da quel tunnel la vista del baratro è sempre presente. E forse è proprio questo che mi fa rimandare la decisione di diventare mamma bis!
RispondiEliminaTi ammiro e ammiro tutte le mamme che come te hanno ricordi difficili ma che nonostante tutto si impegnano a far crescere la famiglia!
Ti abbraccio!
Non farti frenare dal passato. Oramai e' PASSATO ed ha modificato definitivamente quello che sei, il tuo presente ed anche il tuo futuro. I ricordi possono spaventare ma sono ricordi e con molta probabilità non si ripeteranno.
Eliminami fa bene leggerti, sopratutto perche' sto attrevarsando la voglia del bis ma la paura di ripassare certi momenti..
RispondiEliminama ma dall altra parte voglio vedermi forte, affrontare tutti i miei dubbi...niente da fare, ci devo scirvere un post..
anna
Un pizzico di coraggio di sicuro serve ma il secondo sembra molto più semplice per ora. Sono sicura che questo dipenda dall'esperienza accumulata e dalle minori ansie che abbiamo.
Eliminason felice che questa volta il baratro non si sia aperto all'improvviso sotto i tuoi piedi! in bocca al lupo cmq per la normale fatica mammesca (che quella non ce la toglie nessuno mai!)
RispondiElimina....anzi quella e' raddoppiata!!!!
EliminaBrava Pikyna!
RispondiEliminal'esperienza accumulata ti sta aiutando...hai seminato bene, ora raccogli! (parlo come mia nonna)
darling
Le nonne sono sagge!!!
Eliminache bello questo post!!
RispondiEliminaun abbraccio
Grazie!!! Abbracciamo anche te!!!!
EliminaL'esperienza, il rodaggio fatto con Cestino e il tuo esser cresciuta ti aiuteranno tanto ... un abbraccio a te al fagottino rosa e al fratellone grande
RispondiEliminaCon Cestìno e' stato pure un bel rodaggio!!!
EliminaGoditela tutta questa gioia. E l'importante è ribadire a chi si trova in quella situazione di non chiudersi in sè stesse, ma di lasciarsi aiutare.
RispondiEliminaIl dopo parto forse e' il momento più duro di una gravidanza, non se ne parla mai abbastanza e c'è sempre una sottile vergogna, nel confessare questi malesseri ma il primo passo per superarli e' proprio parlarne.
EliminaStupendo questo post, mi fai commuovere!Un abbraccio
RispondiEliminaGrazie, l'ho scritto a cuore aperto!!!
EliminaDolcissima Piky, quanto ho letto è frutto di pensieri maturi, di una donna più forte e quanto senti è magnifico. E' sempre bello leggerti, emozioni!
RispondiEliminaQueste parole dette da te, che sei una " produttrice di emozioni" sono per me orgoglio puro!!! Grazie!!!
EliminaMamma Piky, anch'io ero tranquilla all'idea del secondo figlio, mi è andata male purtroppo ma il terzo arriverà ne sono sicura.
RispondiEliminaE' bello sapere che con il secondo figlio sei più preparata, sai già come fare tante cose e non ti fanno ansia tante cose. E' una bella sensazione.
Sai che con la foto di quel libricino rosa mi hai fatto venire voglia di comprarmi un'altra agenda e farla mia come facevo da adolescente??A proposito delle cose che si sanno già.
Un abbraccio a te e alla cuccioletta
Fra
Certo che arriverà, credo che quello che desideriamo intensamente e che viene direttamente dal cuore, si realizza. Sempre.
Eliminabrava bravissima, hai inizato con il piede giusto! Il secondo è decisamente meglio del primo.....noi mamme siamo meno insicure......
RispondiEliminaandrà tutto bene! un abbraccio!!!
Si vero, lo sto sperimentando un po' in tutte le fasi ed interpretare i pianti e' più semplice ed automatico. Non vado più nel panico per nulla e questo di sicuro, gioverà anche a Cestìno.
EliminaIo invece il baratro l'ho toccato solo con il secondo... è durato due giorni e sono stati due giorni bruttissimi. Poi è arrivata mia madre, mi ha dato due sberle e mi ha rimesso in carreggiata!
RispondiEliminaSono contenta che per te con la seconda sia andata meglio!
baci!
Bene magari con il secondo si vive la fatica di doverne gestire due e questo può essere un bell ostacolo da superare. Occorre più organizzazione e soprattutto piu tolleranza verso noi stesse. Arriviamo dove si può, il resto aspetta.
EliminaChissà x me cosa sarà ....sono contenta che tu stia bene! Ciao
RispondiEliminaVedrai tra poco ti ritroverai anche tu in queste parole. Andrà bene. Un abbraccio
EliminaPost bellissimo e scrivi divinamente! Le tue parole colpuscono e prendono sempre forma. Un abbraccio
RispondiEliminaArrossisco!!! E non credo di meritarmi tanto!!! Scrivo con il cuore...quello si!!! Grazie!! :)))
EliminaFantastico! Allora c'e' una giustizia divina
RispondiEliminaChissà?!?!? Certo il cammino e' troppo lungo per cantare vittoria, ma partire bene e' già tanto!!!
EliminaGuarda da quando ti leggo m fai venir voglia del bis chissà anche se io ho più di 40 anni e qualche difficoltà noi siamo sempre con te/voi lo sai. Un abbraccio
RispondiEliminaMom Cesy, Lelli Family
L'età non ti deve spaventare, non ora, di questi tempi. Non nego che per decidere di fare il bis, mi ci abbia voluto un pizzico di coraggio ed anche uno di incoscienza!!!
Eliminaeh, anche per me tanta voglia di bis :)
RispondiEliminache bella che sei
E allora forza...che e' anche sabato tra l'altro e può essere un bel modo per passare il week end!!! ;-)))))))
RispondiElimina"L'unica cosa che mi sembra eterna e naturale nella maternità è l'incertezza".
RispondiEliminaDirei che riassume tutto e abbraccia anche un po' del tuo pensiero.
Diventare madre è una cosa troppo grande, troppo complessa, troppo difficile da imparare subito e purtroppo un sacco di luoghi comuni che ancora oggi gravitano sulla maternità, non fanno che peggiorare le cose.
Concordo totalmente ed aggiungo che forse essere madre non si impara mai del tutto, superiamo delle fasi ma subito dopo ne arriva un'altra che ci fa rimettere tutto in discussione. Una partita che abbiamo iniziato a giocare e che continueremo a farlo per il resto dei nostri giorni!!!
EliminaLa consapevolezza di vedere il baratro ma non caderci, o meglio mettere in campo le risorse per non farlo, fanno di te una mamma più forte, più solida e l'esperienza insegna che passa. lo sai, passa e resta solo la meraviglia di questa nuova famiglia.
RispondiEliminaRaffaella
C'è sempre tanta saggezza nelle tue parole!!! Grazie Raffaella!!!
EliminaSai che questo post mette ottimismo? Perchè vedere il baratro da in cima e riconoscerlo, mi sembra il primo passo per evitarlo.. speriamo che la piccola continui su questa strada!
RispondiEliminaOddio speriamo bene! Io per adesso ho solo il terrore di come la PiccolaPeste potrebbe accogliere la sorellina! Il solo pensiero mi fa intravedere il baratro e sono "solo" a 22 settimane :D
RispondiEliminaUn abbraccio forte!