Io e Il Principe ci siamo sempre immaginati almeno
in tre, anche quando di bimbi non c’era nemmeno un’idea fantasiosa, sapevamo
(speravamo) che, prima o poi, ci saremmo riprodotti, non tanto, ma almeno un segno lo
avremmo lasciato. Questo segno per noi è sempre stato di colore rosa, una femmina, una lei
non c’era dubbio, una Cestina infiocchettata che avrebbe
avuto gli occhi di papà e i capelli della mamma.
Tutto questo, lo pensavamo e lo dicevamo, intendiamoci, non perché non ci piacessero i maschietti, ma semplicemente perché, non avevamo il minimo dubbio: noi saremmo stati genitori di una bambina. Poi, in caso di bis, forse, e dico forse, sarebbe arrivato anche lui……e così, una mattina di ottobre, nei due secondi netti che ci ha messo la lineetta del test a colorarsi (e non i cinque minuti indicati sulla confezione), siamo diventati i futuri “vecchi” di: piccola mia, bimba mia, e giù con tutti gli aggettivi al femminile….per tre mesi.
Tutto questo, lo pensavamo e lo dicevamo, intendiamoci, non perché non ci piacessero i maschietti, ma semplicemente perché, non avevamo il minimo dubbio: noi saremmo stati genitori di una bambina. Poi, in caso di bis, forse, e dico forse, sarebbe arrivato anche lui……e così, una mattina di ottobre, nei due secondi netti che ci ha messo la lineetta del test a colorarsi (e non i cinque minuti indicati sulla confezione), siamo diventati i futuri “vecchi” di: piccola mia, bimba mia, e giù con tutti gli aggettivi al femminile….per tre mesi.
L’ecografo si muove lento sulla mia pancia, distesa sul
lettino, guardo inebetita lo schermo. Lo vedo, è li, tutto rannicchiato, sembra
succhiarsi un ditino, dovrebbe misurare all’incirca 10 cm., è così piccolo
eppure il battito del suo cuore è così forte, un branco di cavalli al galoppo. Un’emozione
indescrivibile. Starei lì a guardarlo per ore e ad ascoltare questo cuoricino
che produce la musica più bella. Non vorrei alzarmi più, anzi vorrei rimanere lì
da sola, godermi la mia creatura, perdermi in quelle immagini rallentate e
sognare a quando sarà tra le mie braccia. Vorrei parlarle, chiederle come sta,
cosa fa lì dentro, se si annoia o le piace nuotare dentro la sua mamma, ….mi
sento su un altro pianeta ……...ma, all’improvviso, la voce della ginecologa mi
riporta sulla terra
“Lo volete sapere di
che sesso è?” .
“Siiiiiiiii", rispondiamo con sufficienza
"E’ un maschietto”
“WOW.............................................................................................................................................. CHE
BELLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Giuro, abbiamo detto proprio così, ma non l’abbiamo detto
tanto per dire, l’abbiamo pensato veramente.
E’ stato un attimo, un attimo strano, in cui la nostra testa si è
resettata, dimenticandosi di tutte quelle “a” messe alla fine di ogni aggettivo
e sostituendole con altrettante “o”. Ho guardato il Principe, era
sorridente e galvanizzato, fiero di dare un erede alla Dinastia Ming, e pronto
ad allenare, di sicuro, un futuro N° 10. Io lì, con il cuore che scoppiava per
l’emozione e un po’ in colpa per averlo chiamato Cestina per tre mesi (che poi,
dopo averlo conosciuto, con il senno di poi, di sicuro si è offeso) e,
soprattutto, già pronta a godermi tutte
le coccole che, secondo voci di corridoio, i maschietti distribuiscono a piene
mani alle mamme. Non è rimasta traccia dei pensieri e dei discorsi fatti fino a
quel momento, non c’è stato spazio per spallucce e nasi storti e l’unica
certezza era data dalla consapevolezza di aver fatto, fino a quel momento,
discorsi senza senso, di aver detto parole vuote e prive di consistenza perché
un genitore è un genitore, una mamma è una mamma e un papà è un papà. SEMPRE.
Cestino o Cestina che sia….ma questo l’ho capito solo dopo.
Questo post è anche visibile su vorrei essere mamma.
Per un attimo ho pensato che ci fossero grandi novità, qui... Poi, godendomi il post, parola dopo parola, mi sono ricordata di quando anche io, per ben due gravidanze di seguito, ho parlato al femminile con l'esserino che portavo in grembo, e di come anche io e mio marito ci siamo subito adattati alla nuova realtà...Però, non posso negarlo, quando ho saputo che la terza era una femmina......!
RispondiEliminaCiao. ;D
Credo che essere mamma di un maschietto ed esserlo di una femmina siano due esperienze uniche e differenti e sarebbe bello provarle entrambe!
Eliminaho avuto lo stesso pensiero di "mammadibea"!
RispondiEliminafrancy
:-))
EliminaCom'è emozionante quel momento in cui si colora la linetta rosa!Uno poi se lo ricorda a vita!Io ho conservato il test, ma credo che con il tempo si scolorirà!Ehm noi eravamo convinti fosse femmina per il calcolo delle probabilità e in effetti lo è stata!E tutte le mie amiche hanno bimbe, ci mancano i maschietti, stanno diventando così rari!;-)
RispondiEliminaSbiadira' un po' ma continuera' a vedersi ne sono sicura!
EliminaE anche io mi aggiungo alla schiera di mamme che si sa "una mamma lo sa chi ha in grembo" e difatti ero convinta fosse un maschietto ed è arrivata Mya. Ora ero certa sarebbe stata un'altra femmina et voilà, arriverà un maschietto. istinto materno innato? ;)
RispondiEliminaE' il destino che sceglie per noi, e non lo fa mai a caso.
EliminaA parte che pure io ero convinta fosse Matilde e invece era Matteo... mica puoi fare un post con questo titolo!!! Tutte ad aspettare Cestino bis!
RispondiEliminaah ah ah!!! Hai ragione è ingannevole. In realtà prende spunto dalla descrizione del blog vorrei essere mamma. Dacci un'occhiata è molto carino!!
EliminaAnche io ho sempre pensato che avrei partorito una bambina. Quando ho saputo il sesso di Daniele sono stata sconcertata per ben, tre nano secondi. Dopo di che ho sempre pensato che non poteva che essere lui.
RispondiEliminaRaffaella
Non so se faaremo il bis ma nel caso non mi porrò minimamanete il problema stavolta.
Elimina:-))
Che bel racconto... anche noi, per il secondo dopo il primo maschietto pensavamo di aver concepito una femminuccia..non so perchè!! poi alla scoperta del sesso ci siamo sentiti stra-felici comunque che fosse un altro maschio!!!!!
RispondiEliminaPosso chiederti una cosa? Dove hai fatto il tuo bellissimo avatar? bacio
www.faceyourmanga.com. E' in inglese ma facilissimo da capire ed ha tante opzioni.
EliminaAnche io per mesi ho chiamato i miei due maschietti con nomignoli femminili, e poi all'ecografia orgogliosi mi mostravano il pisellino!
RispondiEliminaDue maschietti, due amori, due gioie, la mia vita divisa nelle loro due.
Che dire?
Mi sfogherò con le bimbe degli amici, regalando fiocchi, vestitini e quant'altro!
Bel post comunque! Brava!
Ci credo sul serio....quando sei mamma, sei mamma e basta. Un abbraccio
Eliminaciao mammapiky io ho voluto conservare la sorpresa fino alla fine...è stata un po' dura ma è impagabile l'emozione che ho provato nel sentire:è NATA! lo consiglio a tutte le mamme in attesa...è un po' dura resistere ma poi è come aspettare il Natale e aprire il dono più bello
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