HO DIMENTICATO MIA FIGLIA


E niente è successo…ho sempre pensato che fosse impossibile, che “caspita a me no”, ma intanto rabbrividivo al pensiero. 
Devo dire di averlo anche sognato un paio di volte e di aver tirato un grande sospiro di sollievo al risveglio…e anche di esserci andata vicino un altro paio di volte e poi per una botta di fortuna, di essermela cavata all’ultimo minuto, ma non oggi, non questo mercoledì.

Stavolta è successo ed è successo alla grande, perché non sono arrivata in ritardo, non mi sono ricordata all’ultimo minuto e ho tentato di recuperare no, IO mi sono completamente dimenticata di andare a riprendere mia figlia a scuola. E questo per me è grave, gravissimo.

Se fosse capitato a qualcun’altra lo so, l’avrei rassicurata, avrei detto che succede che siamo presi da mille impegni, da mille pensieri, che siamo stanche e che può capitare…ma è successo a me ed io non me lo perdono.

Quando il display del cellulare si è illuminato con il numero della scuola mi ricordo di aver pensato all’ennesimo malanno che mi costringeva ad andare a riprenderli al volo, poi la voce perplessa della bidella che mi domandava se per caso fossi io la mamma di Teresa, mi ha subito impensierito parecchio ed ho pensato a qualcosa di molto più grande, più grave. Ho tremato. 

Ma è stato un secondo perché subito dopo un mezzo rimprovero 

“Ma non viene a riprendere sua figlia a scuola? Noi stiamo aspettando lei!” 

E subito dopo “Non si ricorda? È mercoledì oggi! Escono un’ora prima” 

…no ca@@o che non mi ricordo che è mercoledì, o meglio stamattina si, ora, presa da vortice delle mille cose da fare, me ne sono totalmente scordata e adesso, oltre a dover cercare una soluzione al volo, devo fare i conti con i sensi di colpa.

Sono saltata in macchina con tutta la rabbia che avevo... rabbia verso nessuno se non verso me stessa, ho iniziato a maledire il perché non avessi scelto una vita più facile, che so un part time con pochi pensieri, perché mi fossi cacciata consapevolmente in una vita così incasinata e piena…

...ho chiamato il Principe, che ha ridacchiato un po’ prendendomi in giro. Una pacca sulle spalle virtuale che mi ha dato conforto e mi ha calmato un po’. Una cosa che sanno fare solo gli uomini. 

Lungo la strada credo di aver mandato a quel paese tutti quelli che mi sono trovata davanti, li ho sorpassati senza pietà e sono arrivata con venti minuti totali di ritardo.

Mi è venuta incontro a testa bassa, è arrabbiata lo so, lei ci tiene a queste cose ed ha ragione. Con lei c'è la maestra, che mi rassicura, mi dice di non preoccuparmi, lo capisce …lei di figli ne ha tre.

Io ho i battiti fuori dal petto e non è una buona cosa per la mia valvola mitralica malconcia, lei mi sorride, mi abbraccia, mi ha già perdonato…io invece so già che ci metterò un bel pò.

Commenti

  1. Guarda, che dire. Lo capisco, perchè io sono recidiva: una volta ho dimenticato il promogenito alle elementari ed un'altra i gemelli all'asilo. Senso di colpa a mille ma poi è passata. Sii indulgente con te stessa.

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