I GIORNI LISCI

Non lo so a voi, ma a me capita spesso, troppo spesso, di lamentarmi per le giornate frenetiche che vivo, perché sono e siamo sempre di corsa e nonostante tutto in cronico ritardo, perché tra lavoro, scuola e impegni vari c’è sempre meno tempo per noi e perché la vita ci fagocita di quel troppo che non serve a molto se non a trovarci ridotte in brandelli al rientro a casa. Mi trovo a lamentarmi tra me e me, di avere poco tempo per loro, per me, per il Principe e gli affetti in generale, d’incavolarmi per gli imprevisti che in una giornata piena zeppa, non c’entrano proprio, di rammaricarmi quando sono costretta a chiedere aiuto perché da sola proprio non ce la faccio. 
Mi succede così tanto “spesso” da sembrare “sempre” e invece non è così.
La scorsa settimana ho fatto una sorta di esperimento: ho suddiviso i giorni in cui filava tutto liscio da quelli in cui era un gran casino e sono rimasta sorpresa nello scoprire che i primi erano di gran lunga la maggioranza, in realtà erano quasi tutti. In quella “settimana tipo” ho contato 5 giorni si e 2 no, per dire. 
Non sarà sempre così mi son detta ma non credo che se ci riprovassi anche la prossima troverei un risultato molto distante.


Dopo aver fatto questa divisione, ho fatto anche un’analisi per cercare di capire meglio e ho pensato a cosa fosse successo nei giorni “si” e cosa in quelli “no”, per vedere la differenza e dove era stato “l’inghippo”. 
Mi sono sorpresa ancora una volta dal risultato: le differenze erano praticamente nulle. Avevo più o meno sempre corso, per gli impegni sportivi dell’uno e dell’altro, i compiti scolastici avevano avuto sempre il loro peso, avevo comunque lavorato e fatto la spesa e preparato pranzi e cene. Anche la routine del Principe era stata più o meno la stessa, nessuno dei due era in ferie dal lavoro, quindi tutto si era incastrato come il solito nei vari buchetti lasciati liberi dai doveri eppure il risultato era molto diverso. 

Quindi? Quindi ci deve essere stato qualche fattore “alfa” che è intervenuto in aiuto nei giorni si o di qualche fattore “beta” che ci ha messo lo zampino in quelli no.

Di sicuro mi son detta incide molto la nostra naturale propensione nel porre attenzione maggiormente a ciò che non va, a evidenziare il negativo e a vedere il bicchiere mezzo vuoto, tanto è che i giorni no li ho ancora chiari e nitidi mentre gli altri 5 sono un po’ sbiaditi. Alla fine comunque i giorni sì sono stati la maggioranza e se è così ogni settimana, ci deve essere un motivo.

Per le giornate storte potrei dare la colpa al tempo o anche al “fastidioso di turno” che c’è praticamente sempre e dal quale non ci si può liberare facilmente. Potrei metterci gli imprevisti e l’incomprensione della gente. Il traffico, le bollette da pagare, il cigolio del tetto che non mi fa riposare bene o la cena venuta male e bruciata ma la realtà è che a fare la differenza è solo il mio stato d’animo e questo lo so benissimo. 

Beh ma allora è facile, una volta scoperto il trucco, basta agire su quel fronte e le “giornate si” diventeranno sette su sette.... ed invece no, perché il mio stato d’animo fa un po’ come gli pare, non risponde a regole precise. Non è giù se fa freddo e su se c’è il sole, posso avere dei pensieri ma sorridere lo stesso o vivere in tranquillità ed essere incavolata nera. Posso far spallucce per una grana e poi condannarmi per un naso che gocciola. Ed è qui il vero mistero…quello che devo scoprire e che fa la differenza, quel fattore “alfa” o "beta "che sia, che influenza il mio stato d’animo e che a sua volta influenza l’andamento delle giornate.…
.... ehm ....so per certo che alcuni lo chiamano esaurimento. 

Commenti

  1. ...o anche vita da mamma...dipende un po' da come la guardi...

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  2. ahaha! comunque sai che facevo una riflessione simile stamattina, mentre tornavo a casa dopo aver accompagnato la grande...cosa mi faceva pensare, oggi, di essere serena, nonostante le situazioni fossero più o meno stazionarie? Dalla settimana scorsa (in cui mi sentivo a pezzi, con problemi pesanti come macigni e impossibili da trasportare) a oggi (in cui il cielo è grigio, il mare agitato, la notte si dorme poco, i conflitti son più o meno gli stessi, ecc..) e io sorrido? Boh! forse solo io sono il metro di paragone, il mio sforzo a superare le questioni, a sorridere quando non ce ne sarebbe motivo, a cercare di superarmi e non vedere solo le difficoltà, ma anche gli sforzi degli altri...e perchè? io sono fatta di ormoni, di stati d'animo, non sono meteoropatica...però forse l'esaurimento ci sta come risposta, eheh!

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  3. E' il nostro stato d'animo, dipende tutto da quello, Maria Elena. E quello dipende da migliaia di cose: se ti alzi con la luna, se c'è il sole, se i bambini stanno bene o stanno male. Insomma, da fattori esterni. A volte ci convinciamo che un po' di ottimismo fa bene.
    C'è una mia amica che dice che se pensi positivo, "il cosmo", ti restituisce la positività, quindi bisogna essere positivi" Fosse facile...

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    1. Anna il fatto è che io a volte sono positiva quando magari va un po' tutto storto, altre in cui fila tutto più o meno liscio, sono incacchiata nera...il perché rimane un mistero anche se ho individuato "la stanchezza" come un fattore determinante

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  4. A volte comandano gli ormoni, altre volte lo stato fisico. Non sempre dipende dallo stato mentale.

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  5. Eccomi qui: che fatica pensare positivo, soprattutto in certi giorni. Siamo sempre lì di corsa ed è facile rimuginare e prendersela con il destino, soprattutto se poi vanno tutte storte.
    Ho provato a respirare e dirmi "dai che oggi stai facendo qualcosa di grande!"
    Ed ha funzionato. Così provo a pensare positivo e spesso, ho visto, funziona.
    Ma è difficile, oh se è difficile!

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    1. Ecco a me invece viene spesso da pensare " ecco anche oggi hai fatto una schifezza" e poi magari non è così...

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  6. E allora se lo trovi, se capisci qual è questo fattore "alfa" o "beta" e come funziona ... avvisami!!! 😉😊😁
    No, a parte le battute... è che davvero, pur sapendo che molto dipende da noi stesse e da come ci poniamo davanti alle giornate super caotiche, poi non è mica facile mettere in pratica la teoria!
    Però saperlo è un buon punto di partenza, dai. E siamo in buona compagnia, perché come diceva nel suo commento "l'angolo di me stessa" è la vita delle mamme che è così.
    Forza e coraggio!!

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  7. Avevo commentato anche io ma non trovo più il mio commento. Comunque mi associo a Maris: se trovi il fattore che fa la differenza, il trucco per alzarsi con il piede giusto e reggere ai momenti no della giornata, per favore, svelacelo!!!

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