FUGA DALLA REALTA'

Siamo fuggiti dalla realtà per una settimana e son tornata con la convinzione che dovremmo farlo più spesso. 

Programma appena accennato e date improvvisate, da oggi in poi, saranno eletti come requisiti fondamentali per fughe dalla realtà ben riuscite. Anche la meta ha un'importanza marginale, è quello che ci metti dentro a fare la differenza e ad avere il potere di riconciliarti proprio con quella realtà da cui sei fuggita. 

Che non si dica che le fughe dalla realtà siano tempo perso, per me si tratta sempre e solo di tempo guadagnato e recuperato per capire ciò che ci serve, ciò di cui abbiamo bisogno e soprattutto ciò che ci perdiamo quando frequentiamo questa fantomatica realtà.

I figli? 
Quante cose scopriamo di loro nel momento in cui li guardiamo dalla giusta prospettiva, senza stress e senza orologio alla mano? 


E così sono stata costantemente a cantilenare "Mai avrei pensato che facessero questo e pure che sapessero fare quest'altro" e invece era tutto lì davanti ai miei occhi, forse c'è sempre stato, solo che io non me ne ero mai accorta e poi ascoltare i propri bisogni, quello che ci serve e che ci fa star bene, se non hai tempo per pensarci non sempre riesci a capirlo. 

Una settimana in montagna con bambini non può proprio dirsi una vacanza rilassante in realtà. 
Già la valigia è da ridere, una cosa è doversi portare dietro costumi, short e ciabatte e tutt'altra cosa è sciarpe, guanti, berretti e giacconi. Mi son regolata male e il portabagagli dell'auto è diventato una stiva. 
La distanza da coprire per toccare meta ha richiesto un bel mazzolino d'ore e non credo serva raccontarvi quante soste intermedie occorrano per non perdere i capelli prima dell'arrivo. 
I tempi in montagna sono completamente diversi da una vacanza al mare, diversa la temperatura, il paesaggio, diverso quel che si fa e quel che si mangia. 
In questa settimana sono riuscita anche ad autoconvincermi che polenta e ganache al cioccolato fondente siano alimenti salutari, se non per il fisico di sicuro per l'anima e di sicuro non salirò sulla bilancia per lo meno nel prossimo futuro. Poi c'era la neve e questo per loro è stato sufficiente per far baldoria anche a zero gradi. 
La vacanza in montagna prevede sci ai piedi ma non sono più i tempi dello skipass settimanale e dei su e giù dalle seggiovie a casaccio e senza meta, che tanto a valle in un modo o nell'altro si torna. Non si parte all'alba e non si torna al tramonto e non si pasteggia a panini e shortini. 
Ora se si scia, lo si fa mappa alla mano per non sbucare chissà dove. Si preferisce il pass a punti e cascasse il mondo al tocco, serve un rifugio, un tavolo, una minerale e un pasto serio.

Però è stato bello, anzi no, è stato una meraviglia. 

Trasmettere e condividere con loro passioni che fanno parte di noi, fare insieme qualcosa che avevamo sempre fatto ma che con loro ha il sapore di una cosa nuova e al ritorno provare a far diventare realtà quello che abbiamo vissuto, una realtà che, a quanto pare, se vuoi capire, ne devi fuggire. 

Commenti

  1. Si va via per tagliare l'aria, vedere il mondo da un'altra prospettiva e rilassarsi.
    E meno male!
    Altrimenti A che servirebbe la faticaccia di fare le valigie?
    Sono contenta che siate tornati felici!

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    1. Mai come questa volta, fare (e poi disfare) la valigia, e' stata un'impresa...ben ripagata però!

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  2. Mi chiedevo, infatti, che fine avessi fatto!! Bene, sono contenta per te. Non c'è niente di meglio di una vacanza per notare e gustarsi tutti i minimi dettagli di ogni cosa.

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    1. Hai ragione Anna ed è stata così bello, che di tornare non ne avrei voluto sapere ma si sa, una fuga e' una fuga, prima o poi ci avrebbero ripescati!

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  3. Disfare le valigie mentre si ricordano i bei momenti vissuti è meno pesante però dai...

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  4. Quest'anno per problemi nostri non abbiamo potuto andarci. Capisco le tue sensazioni. Che bello...avete fatto benissimo! Un abbraccio

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  5. Sono contenta che sia stata una bella esperienza e vi sia servita!
    Sulle valigie, ci credi che io le faccio tutti i weekend per la montagna e non dimentico quasi mai nulla, mentre se parto per il mare, una volta ogni due/tre anni, lascio a casa la metà dell'occorrente ? E' tutta questione di abitudine! Il volume dei vestiti, però, è senz'altro diverso!
    La polenta è sanissima, è solo acqua, sale e farina, spesso integrale o mista...se poi la mangi concia, allora il discorso cambia, però tieni conto che le temperature rigide ed il movimento la giustificano!!!

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  6. Noi non ci siamo riusciti. Anche se non abbiamo mai sciato ci piaceva fargli vedere la neve ma quest'anno solo 3 giorni nei dintorni quindi niente! Come dici te sarebbe un'esperienza nuova per tutti e 3!

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  7. sono propprio contenta che la ricarica ci sia stata! Non vedo l'ora di imitarti!

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