Se penso alle vacanze di quando ero
piccola, ricordo principalmente l'ultimo giorno di scuola, quell'atmosfera di
libertà e “di tutto è possibile”, che sapevo da lì a poco ,si sarebbe scatenata
e che mi avrebbe accompagnato per tutta l'estate. Nessun orario, pochi doveri e
tanta spensieratezza.
Il primo giorno di vacanza era, tra tutti, senza dubbio il
più bello, sapevi di aver portato a termine i tuoi compiti e ora sentivi
di meritarti tutta quella libertà.
Era bello e durava quasi tre mesi.
Giorni
fatti di poco, di giri in bici, giochi improvvisati ed anche un po' di sana
noia. La ripresa a settembre era carica di aspettative, noi stessi eravamo
carichi, soddisfatti, riposati e carichi.
Oggi è tutto diverso.
Mancava ancora un mese alla fine dell'asilo ed io ero già alla ricerca del centro estivo più adatto. Valutavo e soppesavo ipotesi e persone con la speranza di trovare quello che avrebbe fatto al caso nostro, permettendoci di affrontare l'estate senza mettere al tappeto l'Ipernonna che già deve fare i conti con Cicina.
Mancava ancora un mese alla fine dell'asilo ed io ero già alla ricerca del centro estivo più adatto. Valutavo e soppesavo ipotesi e persone con la speranza di trovare quello che avrebbe fatto al caso nostro, permettendoci di affrontare l'estate senza mettere al tappeto l'Ipernonna che già deve fare i conti con Cicina.
Quest'idea dei centri estivi mi
sembrava veramente una figata, un'opportunità che avrebbe valorizzato ancor di
più questo periodo di vacanze. " Il
centro estivo è di per se vacanza" mi dicevo, "La nonna lo ama ma lui
si divertirà di più a stare con i bambini e in mezzo alle mille attività che
faranno" la fattoria didattica, i laboratori creativi, lo spazio
cucina, i giochi sul prato. Tutti stimoli per lui, e i stimoli sono cosa buona
no??!
Lui però aveva già capito tutto e sentiva puzza di bruciato, entusiasta sì ma con cautela, più che altro perché ero io a esserlo per prima,e di un genitore un bambino si fida ma quando gli ho messo lo zaino in spalla, lui ha detto "Ho capito mamma è tipo un asilo" e in quel preciso momento, io mi sono pentita.
Lui però aveva già capito tutto e sentiva puzza di bruciato, entusiasta sì ma con cautela, più che altro perché ero io a esserlo per prima,e di un genitore un bambino si fida ma quando gli ho messo lo zaino in spalla, lui ha detto "Ho capito mamma è tipo un asilo" e in quel preciso momento, io mi sono pentita.
Avevamo passato
gli ultimi dieci giorni a fare il conto alla rovescia, gli avevo fatto
assaporare l’atmosfera delle vacanze e decantato tutta quella libertà meritata e conquistata ed ora, lo
rispedivo dritto dritto tra i “doveri”. Vederlo di nuovo "in marcia"
mi ha dato la sensazione di privarlo di un suo diritto, ho capito che la mia
scelta era dettata più dalle nostre esigenze che da soddisfare un suo benessere
e sono comparsi i sensi di colpa.
Ho provato a ignorarli e abbiamo
iniziato ugualmente per terminare però quasi subito.
Lo ammetto il mio stato d'animo,
oramai era prevenuto e di certo ha influito un po' ma non ho potuto non notare
quanto questi centri siano molte volte improvvisati e gestiti da chi non ha
proprio le qualifiche adatte.
Nel nostro caso ad esempio ci era stato
prospettato un gruppo da 25 ma già il primo giorno mi sono ritrovata davanti a
75 bambini di tutte le età. I tanto decantati "Insegnanti qualificati e educatori
dell'infanzia" altro non erano che diciottenni in vacanza dalla scuola. Il
laboratorio, completamente sommerso dagli zaini e con la tv sintonizzata su Rai
Yoyo alle nove di mattina, la fattoria didattica fiore all’occhiello su cui
puntavano e perno di tutto il centro estivo, accessibile solo una volta la
settimana. La cuoca improvvisata e il fidanzato di chicchessia come tutto fare.
Il responsabile della struttura non presente, perché occupato in altre attività
e mio figlio lasciato solo per una mattinata intera a guardare i cartoni. Ora
non sto qui a dirvi il perché e il per come ma di certo non era quello che
avevo in mente ed essere presa in giro è una cosa su cui non passo MAI sopra.
Il succo è che ci siamo ritirati, non pacificamente eh?!, perché io sarò pure
ansiosa, chioccia e scassap…e, ma per quanto riguarda i miei figli non ho mezze
misure e “Il responsabile è fuori struttura” ieri ha avuto un brutto inizio di
giornata, io ho fatto un po’ di pace con me stessa e mi son tolta pure i
sassolini dalle scarpe.
Hai fatto benissimo a ritirarlo, ma queste sono cose che non si possono veramente sentire!!!! Tu li iscrivi ad un centro estivo dove ti auguri di trovare gente qualificata capace di gestire e far divertire tuo figlio e poi ti ritrovi in un posto fatto di gente inesperta???? No, beh allora lo portavi al grest del paesello dove i ragazzetti quindicenni con entusiasmo e col sorriso organizzano le mattinate ai bimbi più piccoli, no?!
RispondiEliminaSe abitassimo vicine ti direi, passa di qui e lasciami Cestino che gioca assieme ai miei figli!
Un abbraccio
Tra l'altro anche non economico! ...comunque a parte la delusione, preferisco che si goda l'estate in tutte le sue sfaccettature, noia compresa! ...Dru una presentazione del libro dalle mie parti che dici la organizziamo? Se vuoi ho un contatto.
EliminaHai fatto benissimo a farti sentire visto il 'centro estivo qualificato'
RispondiEliminaIo ho scelto di non mandarla,di tenerla a casa ma io non lavoro . Se puoi,organizzandoti lascialo libero di riposare da regole amicizie forzate attività programmate e visi sconosciuti. Sei una gran mamma,lascia dietro il senso di colpa, non ne hai davvero bisogno Aline
In effetti mi sembrava di rivivere l'ennesimo inserimento, e non lo so per gli altri, ma a mio figlio ci vuole un po' prima che si ambienti e si rilassi.
Eliminaanche da noi la scelta del campo estivo è stata un incubo,... mai dire di si a una mamma per mandarli insieme, l'impressione non conta, come la prendono è fondamentale!
RispondiEliminaIo ho avuto un casino prima... abbiamo cambiato tre volte! Poi però ora sembra vada... peccato che la struttura scelta sia la più scomoda come orari, ma almeno lui quando gli dico "che hai fatto a scuola?" mi guarda con tanto di occhi e mi dici"Mamma, io sono stato al centro!"
Per noi in realtà era comodo un po' tutto: logistica e orari, il resto non ha però funzionato. Conosco qualche mamma che manda i propri figli li, sono curiosa di sapere come sta andando per loro. Magari sono stata semplicemente sfortunata io!
EliminaHai fatto benissimo!!!! Questi che se ne approfittano perché sanno che una persona che lavora ha bisogno, mettono su una cosa alla bell'e meglio e via, tanto i figli non sono loro, che gli frega se stanno tutta la mattina soli davanti alla tv! Io non lavoro e lo tengo a casa, purtroppo un po' per il tempaccio un po' perché non sono vicinissima mare non posso portarlo tutto i giorni, ma col giardino enorme facciamo cento cose, tubo dell'acqua sempre aperto, annaffiamo piante laviamo i giochi, ci facciamo il.bagno noi ahahah, poi disegni per il papà, adora saltare sul letto e fare la sua casetta coi cuscini del divano, merenda con Nutella (lui può)! Pranzo con me guardando Peppa, tante storie lette, libri e musica che a lui piace, mi dice mamma sono molto felice, mi piace stare a casa con te e io penso che sono fortunata, molto, a poter stare a casa.
RispondiEliminaPiacerebbe potermeli godere di più anche l'estate e di fatto ora mi sto organizzando per questo. Credo che ne beneficeremo tutti!
EliminaQualche anno fa molte mamme stavano a casa e non lavoravano e così molti figli potevano veramente iniziare le vacanze! Adesso è diverso........................senti ma non è che il centro estivo si trova in sicilia? no perchè hai descritto esattamente il centro accoglienza (ops centro estivo) dove vanno i miei figli a me è successo lo stesso sono una marea di bambini in soprannumero e con solo due "educatori".................io li ho lasciati perchè cmq hanno 7 anni giocano a calcetto e basket hanno i loro amici a volte mi rendo conto che è come se li lasciassi da soli fossero stati più piccoli li avrei spostati!
RispondiEliminaPurtroppo credo che molti centri estivi si somiglino, come dici tu, oggi molte mamme lavorano e la chiusura degli asili e delle scuole, crea la necessità di avere un'alternativa. Su questo bisogno, molti si approfittano.
EliminaAnche secondo me hai fatto benissimo...anche se a volte non si hanno tante alternative. E hai fatto pure bene ad arrabbiarti! Io quest'anno sono a casa e non lavorando ci penso io a mio figlio. Però gli altri anni avevo anche io l'esigenza di lasciarlo con qualcuno e non avendo i nonni vicino a cui affidarlo, dovevo cercare altrove. Però mi sono accorta che pur avendo sempre amato andare all'asilo, dopo un intero anno scolastico fino alle 16.30 era un po' stanco. E secondo me a ragione: anche i bambini hanno bisogno di ricaricarsi anche se sembrano inesauribili. Allora ho optato per una baby sitter, informandomi tra amici e parenti. Alla fine siamo andati sempre bene perchè anche se in compagnia di un'estranea che ha dovuto imparare a conoscere, poi era nella sua casa, con una persona che giocava sempre con lui e lo portava dove voleva ma solo quando ne aveva voglia. Certo a livello economico non sempre è conveniente. Ma a volte può essere una soluzione alternativa!
RispondiEliminaUn abbraccio
Manuela
La baby sitter alla fine sarebbe una soluzione ottimale, anche se non economicamente parlando, ma mica si può volere tutto. Diciamo che per quest'anno siamo in ritardo per organizzarci in questo senso ma lo terrò presente per il prossimo anno, per lo meno per parte del tempo.
EliminaHo appena finito due settimane da educatrice in un centro estivo. Mattina laboratori, pomeriggio riposino per i piccini e poi gioco libero sorvegliato. In quel centro estivi si è fatta la scelta di non eccedere nelle attività per evitare di sovraccaricare i bimbi, è estate anche per loro, devono poter giocare e divertirsi, senza stress inutili. Io ad esempio ho fatto fare una settimana delle perle d'argilla da infilare a mo'di collana, la settimana successiva dei vasi con la tecnica del colombino, sono usciti dei bellissimi lavori, il rapporto bambini educatore e' di 15 a 1, ma si va dai 6 anni in su, credo che nel centro per i più piccoli le cose siano ancora migliori. Mi sono trovata bene, i piccoli erano entusiasti. Questo per dire che non tutti i centri estivi sono così trascurati. Però purtroppo da fuori non si può sapere quale sarà più adatto. In bocca al lupo
RispondiEliminaChiara
Ogni cosa buona è buona perchè fatta da persone buone che si impegnano e dedicano passione a ciò che fanno, quando si tratta di bambini poi da queste qualità non si può prescindere. Nel nostro caso non siamo stati fortunati e comunque il segnale è che educatori non ci si improvvisa ed è già difficile lasciare i propri figli a chi è "estraneo" figuriamoci se non è competente.
EliminaSull'età concordo in pieno con te, il rapporto può alzarsi ma in presenza di bambini più grandi: non si può portare in piscina un gruppo da 25 con un unico insegnante!
E hai fatto bene, guarda!! Certi sassolini vanno tolti e basta, la penso come te!
RispondiEliminaPerdona la velocità del commento, ma sono in un periodo in cui "latito" un pò e allora preferisco essere breve ma farmi comuqnue presente, mia cara.
Un bacione!
E' estate ed è giusto così....cmq sono contenta che sia passata a trovarmi. Un abbraccio!
Eliminahai fatto bene a toglierlo..lo avrei fatto pure io
RispondiEliminahai fatto bene a toglierlo..lo avrei fatto pure io
RispondiEliminaVoi come vi siete organizzati? Ho visto che manchi da un pò!
Eliminahai fatto benissimo a ritirarlo!!!! anche io lo avrei fatto!!
RispondiEliminahttp://emiliasalentoeffettomoda.altervista.org/nel-segno-delle-stelle-vestilestelle/
grazie
Mari
Li per li mi sono anche chiesta se fossi io ad essere esagerata, poi mi son detta "no che caspita, io mio figlio li non lo lascio"...che poi non succede nulla ma sai sempre meglio prevenire ed avere un'accortezza in più che una in meno.
Eliminabrava hai fatto bene!se ne approfittano perchè le persone hanno bisogno, ma è ora di piantarla!
RispondiEliminaInfatti basta andare indietro di qualche anno e ci si accorge che questi centri erano pochi ed organizzati dagli stessi educatori di scuole e asili. Oggi ce ne sono come funghi dopo un giorno di pioggia e sono spesso improvvisati e basati sul fatto che non se ne può fare a meno. Mi sono accorta che lo spirito, come in ogni cosa alla fine, è il guadagno, per avere un guadagno occorre far numero e tagliare i costi, ecco perché i bimbi sono numerosi (oltre il normale) e i educatori (che poi spesso nemmeno lo sono), ridotti all'osso.
EliminaTocchi un tasto dolente... Io e i miei fratelli il centro estivo non l'abbiamo mai fatto, perché la nostra mamma era casalinga e le vacanze le si passava a casa con lei. Mio marito è insegnante, per cui in estate dispone di molto tempo libero e può stare lui con i nostri figli. Per cui il centro estivo non l'abbiamo mai più di tanti considerato, proprio perché, come dici tu, alla fine che vacanze sono?
RispondiEliminaMA. Ma dall'anno prossimo i bambini saranno tre. Io sarò già tornata dalla maternità, mio marito avrà gli esami di maturità fino a metà luglio, mia suocera sicuramente tre pupi non li terrà mai. Ci sarà solo mia mamma.... E allora vedremo...Magari un paio di settimane di centro estivo ai più grandi...
Però tu hai fatto benissimo a toglierlo, sicuramente non si sarebbe divertito, e, visto che non sono gratis almeno paagre per un servizio di qualita!!!
Io credo che ai miei tempi nemmeno esistevano. Oggi sono cambiate le necessità, le mamme lavorano quasi tutte e l'estate è sinonimo di vacanze solo per i figli. Quando va bene si hanno due settimane di ferie, tutto il resto è improvvisazione e incastri vari.
Elimina.....va bhe, parliamo d'altro e dimmi di te...come stai? :-))))
che dirti, il centro estivo di chicca era organizzato nella sua scuola, con persone e bambini che conosceva, ed era fatto anche bene, con piscina, giochi, perfino il film dopo pranzo stesi sui materassi per chi voleva riposare un po'... e tuttavia dopo una settimana euforica, dal lunedì successivo non c'è voluta più andare... io credo che anche i bambini sono stanchi a luglio e noi pretendiamo troppo da loro... lei preferisce annoiarsi dalla nonna con il fratello, e alla fine anche io sono più tranquilla così
RispondiEliminaPensavo anch'io che ne avrebbero fatto uno quelli dell'asilo ma sembra che non sia possibile a livello normativo...non ho mica capito perché?!
EliminaCredo che tu abbia fatto bene, sia a ritirarlo che a toglierti i sassolini.
RispondiEliminaA sedici anni, il mio liceo ha organizzato una collaborazione con una colonia in montagna. hanno proposto a noi ragazzi di fare da animatori, pagati poco, un paio di settimane. Io ho aderito e sono partita entusiasta, anche perché era vicino a casa.
Mi sono trovata a gestire 25 bambini dai 6 ai 14 anni, con un adulto ogni quattro gruppi come il mio.
Nessun responsabile. Disorganizzazione totale e bambini lasciati allo stato brado e isolati. Uno aveva l'apparecchio acustico e l'educatore ha detto a noi animatori di non farlo partecipare ai giochi che avrebbe potuto romperlo o farsi male, dicendogli che tanto era scemo e non importava. Io sono rimasta basita e ho giocato tutto il giorno con lui (ovvIamente era normodotato e molto intelligente ma anche avesse avuto problemi, mica si poteva isolare!!!!). Il terzo giorno a merende c'era il gelato al cioccolato. un bimbo di sei anni non lo voleva e si è messo a piangere dinnanzi all'educatore che insisteva e minacciava castighi. Ho preso da parte il bimbo e ho chiesto spiegazioni: mi ha detto che era allergico all'uovo e non poteva mangiarlo perché la mamma gli aveva spiegato che nei gelati c'è l'uovo. Ho immediatamente telefonato alla madre, di nascosto dall'educatore, e lei mi ha confermato, spiegandomi che lo aveva evidenziato nelle apposite schede (di cui non c'era traccia ne in cucina ne in segreteria e di cui l'educatore mi aveva detto di non preoccuparmi) e rischiava lo schock anafilattico. Ho parlato con l'educatore e fatto chiamare il responsabile, il quale mi ha risposto che l'adulto era lui e io è gli altri ragazzini dovevamo solo far giocare i bimbi e obbedire. Inutile aggiungere che me ne sono andata la sera stessa e, prima di farlo, ho telefonato ai genitori del bimbo allergico e di quello con l'apparecchio acustico per spiegare la situazione.
E chiese frega gli educatori e il responsabile.
Se quel bambino avesse mangiato uova o preparati con le uova la sera prima o a pranzo? Se non fosse stato così responsabile ed ubbidiente? La settimana dopo la cooperativa che gestiva la colonia e' stata allontanata e sostituita da un'altra ed è cambiato tutto, per fortuna.
Il problema di fondo però è sempre questo: e se non si hanno i nonni o non se la sentono? tre mesi sono tanti, anche se meritatissimi per i piccoli!
Mammina a leggere certe cose capisci che le ansie molte volte sono semplicemente dei timori che potrebbero essere più che fondati e mi ritengo alla fine fortunata che tutto sia andato bene (visto anche il periodo limitato che l'ho mandato).
Eliminapoco fa leggevo il tuo post di oggi, proseguo di queste riflessioni e pure noi cerchiamo di ritagliare dei momenti alla quotidianità per dare una parvenza di vacanza a tutti. Quando ci si riesce si vivono momenti preziosi che danno la carica sufficiente per affrontare il resto, per lo meno fino al prossimo stop, però è piuttosto sconsolante sapere che si trattano di eccezioni e che la norma è ben diversa. Ti viene mai voglia di mollare tutto?
Mi unisco al coro degli " hai fatto benissimo!" I sassolini che ti sei tolta io li avrei tirati dietro a chi ha avuto il coraggio di organizzare una cosa del genere...facendola passare per altro!
RispondiEliminaRimpiango ancora la mia sana noia...
Bbaci ♡
Tirarli dietro!!! Bella idea! Peccato che non c'ho pensato!!!! .....in effetti possiamo parlare anche di pubblicità ingannevole, però devo ammettere che c'erano segnali che non ho colto, forse troppo entusiasta di aver trovato una soluzione. Ora con il senno di poi, mi dico che se fossi stata più attenta me ne sarei accorta prima.
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