Oramai sono più vicina agli anta che agli enta e di cambiare carattere
credo, non se ne parli più. Quel che è fatto è fatto, nel bene e nel male.
Certo si può sempre migliorare, smussare certi angoli, trovare qualche
compromesso, ma la base rimarrà la stessa, vale a dire, per quanto mi riguarda,
IMPERFETTA. Intendiamoci: qualche pregio ce l’ho pure io ma è nei difetti che
sono una fuoriclasse. Tra i tanti, di sicuro, sono una persona che non sa tener
separato il “professionale” con il “privato”. E questo è un gran problema. I
dilemmi degli altri, diventano quasi sempre, anche problemi miei. Ci soffro,
mi arrabbio e INEVITABILMENTE mi stresso. Ogni volta dico che quella sarà
l’ultima: l’ultima volta in cui mi lascio coinvolgere. Mi preparo mentalmente e
mi faccio un lungo discorso interiore, mi bacchetto e lascio che la voce della
coscienza mi dica “Te l’avevo detto”. Mi convinco e poi ci ricasco. La storia
si ripete oramai dai tempi dei tempi e forse, l’unica cosa che mi rimane da
fare, è rassegnarmi. Cestino in questo sembra assomigliarmi.
A me mi fa
dannare, ma con gli altri è favoloso…presta tutti i suoi giochi, ti da la sua
merenda, ed interviene per aiutare anche chi va all’università (forse questo
più che aiutare è “ficcanasare", ma tant’è….). A volte il suo comportamento mi lascia perplessa e ilcervello inizia a
frullare ed a macinare domande
interiori.Non sarà troppo “buono”?
Non sarebbe meglio se si imponesse un po’ di più?
E saggio o uno di quelli che i panni sporchi si lavano in famiglia?
Ci penso fino a farmi cadere i pensieri sul pavimento, ci penso così tanto che una soluzione non la troverò mai.
Poi però succede che, in una giornata qualunque, di una settimana qualunque, lo vada a riprendere all’asilo. Cestino seduto in un angolo, brontola l’incomprensibile, al bambino seduto all’angolo opposto, gli sguardi scuri che dicono “ti aspetto fuori!” e la maestra che spiega “Oggi c’è stato un incontro di wrestling, i protagonisti portano ancora i segni”…
Cestino arriva con un "orologio" su un polso (mai posto fu più appropriato), lo sfidante tutto scapigliato e con strisciate ad unghia di gatto sulla guancia. L’oggetto del contendere era una delle venti macchinine blu, tutte uguali, che hanno all’asilo. Sgridata colossale, sbacchettata di “non si fa” e via a casa a fare un po’ di punizione che un male non è.
Due ore dopo dello stesso giorno, stiamo andando dall’Ipernonna, sosta al bar per un caffè, bimbo grandicello e grassottello che mangia la pizza.
Cestino si avvicina “E' mia”…
”No è mia” risponde l’altro,
e poi, semplicemente……SBADABEM… in pieno viso….recito scuse a non finire al bimbo grandicello, il quale non proferisce parola ma guarda Cestino in modo molto molto perplesso del tipo “Come fa una cosa così bassa a dare uno schiaffo così forte?”, credo non abbia pianto per dignità e subito dopo mestamente, si è allontanato.
In auto recito la più prolissa delle prediche, neanche Don Luciano saprebbe far meglio, e faccio l’offesa e arrabbiata per tutto il tragitto fino a quando l’Ipernonna non lo prende in consegna.
“Stai attenta, ha la mano lesta oggi”.
Al ritiro, Cestino viene riconsegnato a braccia tese, “Che ha fatto?” ….”Nell’ordine? o le sparo a casaccio?”…. faccio spallucce…non lo voglio sapere…e mentre, in macchina verso casa, recito l’ennesima predica della giornata, penso che tutte le mie domande hanno trovato risposta!
Due anni... Questa età la vedo lontana, i miei figli sono ormai cresciuti. Però ricordo episodi del genere. La personalità, come tu dici, è difficile da cambiare, si può dolcificare però rimane lo stesso. Questo bambino promette essere un carattere forte e con le idee chiare. In bocca al lupo! ;)
RispondiEliminaA volte è dolcissimo ed a volte fa così...mah!!! Grazie di essere passata da me!!!
EliminaFantastico Cestino che mena. Che botte ragazzi, meglio farselo amico. Dai scherzaci su, io nojn mi preoccuperei, sarà una fase. Però non lo contraddire, eh!!!Umbra di dove?
RispondiEliminaBaci
Raffaella
E' lui che contraddice me in ogni cosa!!! La peste!!!......sono di Assisi. Se passi di qui, fammi sapere, che ci prendiamo un caffè!!!
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